SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è chiuso con un bilancio molto positivo l’anno 2024 per il gruppo “Incontriamoci“ della Caritas parrocchiale della comunità Sant’Antonio di Padova in San Benedetto del Tronto, che da ben otto anni si occupa degli anziani della comunità, tenendoli impegnati in attività ricreative e non solo. Molti incontri, infatti, sono dedicati ad attività artigianali attraverso le quali vengono realizzati prodotti di pregio, fatti a mano, che vengono poi rivenduti per ricavare denaro con cui aiutare la Caritas parrocchiale.
Il gruppo “Incontriamoci”, nato otto anni fa da un’idea di due volontarie della Caritas parrocchiale, oggi vanta la partecipazione di circa trenta persone che frequentano abitualmente gli incontri, anche se gli iscritti sono molti di più.
Racconta Maria Adele Ricci, una delle fondatrici: «Io sono biologa e all’epoca lavoravo come impiegata nel direttivo del Comune in ambito sociale. La mia amica Luigia Cameli, invece, era professoressa di lingua inglese ed insegnava qui a San Benedetto. Insieme, inoltre, donavamo qualche ora del nostro tempo alla Caritas parrocchiale. Perciò entrambe avevamo a che fare, per motivi di lavoro e anche nel tempo libero, con una bella fetta di persone della nostra comunità e, seppur in contesti diversi, ci siamo rese conto che il nostro quartiere era altamente popolato da professionisti ed impiegati spesso fuori per tutto il giorno e che quindi molti anziani vivevano situazioni di solitudine. Allora abbiamo pensato di regalare a queste persone anziane e sole alcuni momenti di svago per fare loro compagnia. Ci teniamo a precisare, però, che, sebbene l’idea sia stata nostra, abbiamo subito coinvolto altre persone, come Rosa, Alba, Antonella, Anna, Angela, Gina, Giancarlo e Giuseppe, da tutti noi chiamato Peppone. Abbiamo chiesto al parroco un locale, che ci è stato subito assegnato. Da allora fino ad oggi, ogni mercoledì pomeriggio, per tutto l’anno, ci riuniamo nei locali dell’oratorio per stare insieme e fare qualcosa che ci diverte».
«Come ha accennato Maria Adele – spiega Luigia Cameli, l’altra fondatrice del gruppo –, l’intento è di trascorrere del tempo insieme sia per parlare, socializzare e divertirci, sia per fare dei lavoretti artigianali con cui realizziamo oggetti destinati alla vendita, così da aiutare, con il ricavato, la nostra Caritas parrocchiale. Le attività in cui ci cimentiamo sono diverse: qualcuna di noi è brava a ricamare, qualche altra sa fa all’uncinetto, altre lavorano a maglia, altre fanno specifici lavori artigianali per realizzare sacchetti e confezioni regalo con stoffe che ci vengono donate. Molti parrocchiani, infatti, sono in possesso di stoffe tessute a mano dalle nostre nonne nel dopoguerra, ce ne regalano rotoli interi che noi tagliamo e ricamiamo per farci grembiuli, strofinacci, tovagliette, qualsiasi oggetto ci venga in mente che possa essere utile alle famiglie».
Numerose le opere utili realizzate in questi anni dalla Caritas parrocchiale, grazie alle donazioni annuali del gruppo degli anziani. «Con il ricavato delle vendite effettuate in questi otto anni, siamo riusciti ad essere utili alla comunità in diversi modi – affermano Maria Adele e Luigia –: abbiamo aiutato la nostra Caritas a pagare le bollette delle utenze di alcune persone indigenti; abbiamo acquistati alcuni alimenti che magari non ci vengono donati, come ad esempio l’olio; abbiamo donato alcune somme a persone che non riuscivano a pagare il canone di locazione. Tutto quello che ricaviamo lo diamo alla Caritas parrocchiale, che ha una commissione che stabilisce come utilizzare il denaro, in base alle esigenze del momento. Quest’anno, ad esempio, per Natale con il ricavato delle vendite annuali, abbiamo preparato dei buoni da 20 e da 30 euro per prodotti alimentari da spendere in una macelleria della zona. Essendo il nostro un quartiere abitato da molte persone benestanti, spesso non ci si rende conto che invece sono tantissime le persone che si presentano alla Caritas, non solo stranieri, ma anche Italiani che hanno perso il lavoro o che hanno una retribuzione non sufficiente per sfamare la famiglia. Il nostro, quindi, è solo un piccolo aiuto, che però aiuta tanto. Se ognuno fa la sua parte, tutta la comunità riesce a stare bene. Basta poco. Un poco che, però, per qualcuno significa tanto».
Oltre a tutte le attività artigianali menzionate, il gruppo degli anziani si riunisce anche per svolgere numerose attività ricreative. «Nel periodo invernale – concludono Maria Adele e Luigia – giochiamo spesso a tombola, mentre il resto dell’anno giochiamo a carte; poi organizziamo periodicamente tornei di burraco, che coinvolgono numerosi partecipanti e ci fanno raccogliere una discreta somma; durante tutto l’anno diamo anche ripetizioni agli studenti della Scuola Elementare e Media, a volte anche a qualcuno dei primi anni delle Superiori. E poi ci sono tutte le altre attività artigianali d cui abbiamo parlato prima, ma a dire il vero per noi sono tutte attività ricreative! Quando si è anziani, infatti, ci sono due nemici da sconfiggere: la noia e la solitudine. Sapere cosa fare durante la giornata e come rendersi utili, significa sconfiggere la noia. Farlo insieme ad altri, trascorrendo il tempo serenamente, in compagnia e nella gioia, significa sconfiggere anche la solitudine».
Se contattato con un discreto preavviso, il gruppo “Incontriamoci” realizza anche bomboniere, segnaposto, corredini per la nascita e altre idee regalo. Chiunque volesse trascorrere del tempo in compagnia e contribuire alle necessità della Caritas parrocchiale attraverso il gruppo degli anziani, può rivolgersi alle signore Maria Adele e Luigia oppure chiedere al parroco oppure partecipare direttamente agli incontri, che si tengono ogni Mercoledì, dalle ore 15:30 alle ore 19:00, presso i locali dell’oratorio parrocchiale, adiacenti alla chiesa e con ingresso in via Monte San Michele.
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