“Lo ripeto: la Groenlandia appartiene al popolo groenlandese. Il nostro futuro e la lotta per l’indipendenza sono affari nostri”.
Risponde ancora una volta senza mezzi termini Mute Egede, il capo del governo dell’isola artica, ufficialmente parte del Regno di Danimarca, dopo le esternazioni del futuro presidente americano Donald Trump che nella conferenza stampa di ieri ha avvisato la Groenlandia e Panama di puntare all’annessione dei due territori anche se questo implicasse il ricorso all’uso della forza militare. Per quanto attiene il Canada, lo stesso Trump ha parlato di 51° Stato Usa.
Tornando alla Groenlandia, nella sua lingua inuit, il kalaallisut, in danese e questa volta anche in inglese, Egede ha scritto sui suoi profili social: “Mentre gli altri, compresi i Danesi e gli Americani, hanno diritto alle proprie opinioni, noi non dovremmo farci prendere dall’isteria e dalle pressioni esterne che ci distraggono dal nostro percorso”. Il premier sta lavorando nel suo mandato di governo per ottenere la piena indipendenza dell’isola anche dalla corona danese.
“Il futuro è nostro e sta a noi plasmarlo”, ha aggiunto infatti Egede, che dedica “ogni giorno a lavorare per diventare indipendenti”. Un botta e risposta Egede-Trump era già avvenuto poco prima della fine dell’anno, quando il presidente eletto ha rispolverato la rivendicazione già esplicitata nel 2019 del presunto diritto americano ad entrare in possesso della Groenlandia.