Mettere il bene comune davanti agli interessi particolari o di partito e superare la tentazione di rimanere indifferenti di fronte agli eventi nazionali e all’utilizzo della persecuzione per ragioni politiche”, affinché “ciascuno di noi contribuisca, secondo le proprie capacità e responsabilità, a dare risposte alla difficile situazione che stiamo vivendo oggi”.

Lo hanno ribadito oggi i vescovi della Conferenza episcopale venezuelana, alla vigilia della cerimonia di insediamento di Nicolás Maduro, al suo terzo mandato come presidente, nonostante l’opposizione e la comunità internazionale abbiano fortemente contestato le elezioni, denunciando brogli. Gli esiti del voto non sono stati riconosciuti da Stati Uniti, Parlamento Ue e da molti altri Paesi. Negli ultimi giorni c’è stata infatti una nuova ondata di repressione e di arresti, che hanno riguardato anche l’ex candidato presidenziale Enrique Márquez.

“Come abbiamo già detto – affermano i vescovi venezuelani – , il popolo venezuelano nell’esercizio della sua sovranità garantita dall’articolo 5 della Costituzione ha espresso, con la sua partecipazione e il suo voto nelle elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio, la sua chiara e decisa opzione per la democrazia. Questa decisione va rispettata”.

In diversi modi e in diverse occasioni i vescovi del Venezuela, guidati dai valori evangelici e dalla dottrina sociale della Chiesa, si sono pronunciati sulla realtà sociale, economica, politica, culturale ed etica del Paese, con il desiderio di illuminare e accompagnare le persone. “Lo facciamo anche all’inizio di un anno caratterizzato da tanti interrogativi e preoccupazioni circa il futuro della nostra nazione, ma che per noi cattolici è anche un Anno Santo, nel quale, fondato su Gesù Cristo, liberatore dell’umanità, e in comunione con tutta la Chiesa è chiamata a ravvivare la speranza in quanti vivono nella povertà e nella malattia, nei carcerati, nei migranti e nei giovani”.

All’inizio del Giubileo i vescovi ribadiscono ancora il loro impegno “ad accompagnare il popolo venezuelano nelle sue gioie e nelle sue sofferenze, e a contribuire, mediante l’azione evangelizzatrice quotidiana, a far sì che nel nostro Paese regni il rispetto per la dignità delle persone. Paese, persona, verità, giustizia, stato di diritto, libertà e pace”.

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