Il re di Giordania, Abdullah II, ha ricevuto ieri ad Amman il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Durante il colloquio, secondo quanto riportato dai canali ufficiali della monarchia hashemita, sono stati toccati “i forti legami tra la Giordania e il Vaticano. Il card. Parolin ha ringraziato il re per il suo sostegno e patrocinio alla presenza cristiana in Giordania. Entrambi hanno sottolineato la necessità di fermare la guerra israeliana nella Striscia di Gaza e di rafforzare la risposta umanitaria. Abdullah II ha elogiato l’impegno del Papa per porre fine alle sofferenze del popolo della Striscia di Gaza e messo in evidenza i continui attacchi israeliani contro i luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme”. All’incontro erano presenti, tra gli altri, anche il patriarca Latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, il principe Ghazi bin Muhammad, principale consigliere del sovrano hashemita per gli affari religiosi e culturali. Il card. Parolin venerdì scorso ha presieduto la messa per la consacrazione della nuova chiesa del Battesimo di Gesù, situata sul fiume Giordano (Al-Maghtas), situata nel luogo in cui Giovanni Battista battezzò il Figlio di Dio. Chiesa costruita su un terreno donato dal re Abdullah II. Nell’omelia, il segretario di Stato vaticano ha ricordato che la sua presenza in Giordania rappresenta “un segno tangibile della vicinanza di tutta la Chiesa alle comunità cristiane del Medio Oriente”. Dal porporato anche un appello per la fine delle ostilità in corso, per la liberazione dei prigionieri e degli ostaggi, per il rispetto del diritto umanitario, e in invito ai responsabili delle nazioni perché “si lascino convincere a cercare la pace e la convivenza tra i popoli. Non deve essere la violenza a determinare il nostro futuro”.
L’11 gennaio, suo secondo giorno di visita in Giordania, il card. Parolin ha incontrato il clero al quale ha espresso gratitudine per il contributo offerto alla Chiesa universale. Ai sacerdoti il cardinale ha ribadito l’importanza dell’educazione cristiana, dell’operato nel campo delle scuole cattoliche e dell’emigrazione. Nello stesso giorno il segretario di Stato vaticano ha visitato anche la sede di Caritas Giordania dove gli è stato mostrato un video che illustrava il lavoro della Caritas negli ultimi dieci anni.

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