Grottammare, i Cantori di Sant’Antonio hanno incontrato gli alunni delle Scuole

GROTTAMMARE – Mercoledì 15 gennaio c’è stata trepidazione e attesa da parte dei ragazzi delle scuole. Si bisbigliava: “Arrivano alle 9:30!” L’attesa, in effetti, è stata poi esaudita da una sferzata di allegria ed energia: sono arrivati i “Cantori di Sant’Antonio” a cantare la “Pasquella”. Ad accoglierli, il Dirigente Scolastico dell’Istituto “G. Leopardi” di Grottammare, la Preside Prof.ssa Luigina Silvestri, insieme alla Vice Preside Prof.ssa Luigina Ceddia. In merito, si legga fino alla fine per una bella sorpresa!

La Parrocchia “Madonna della Speranza”

Ad organizzare il gruppo musicale tradizionale, già da anni, è stata la Parrocchia Madonna della Speranza. In occasione della festa per Sant’Antonio Abate, la Parrocchia ha messo in atto una serie di iniziative:

Venerdì 17 gennaio
Ore 7:30: Celebrazione della Memoria Liturgica di Sant’Antonio Abate con la Santa Messa e la benedizione del pane.

Domenica 19 gennaio
Ore 9:30, 11:00 e 18:00: Durante le Sante Messe, si terrà la Benedizione del Pane.
Ore 10:15: Tradizionale “Benedizione degli Animali”.

Dopo la Messa, e su prenotazione al numero 348-5641021 oppure al 339-7810465, sarà possibile ritirare, solo d’asporto, il “famoso” stoccafisso in salsa, panini e frittelle dolci.

La Tradizione

In campagna, in questa stagione e in pieno inverno, il contadino spesso aveva esaurito le scorte alimentari, e c’era molta miseria. Gruppi di ragazzi, indossando abiti e mantelli tradizionali, giravano per le case raccogliendo un pezzetto di cibo da ogni famiglia. In cambio, cantavano la canzone della Pasquella. Con i doni ricevuti, come qualche salsiccia, pezzi di pane, uova e verdure, organizzavano un pranzo al quale partecipavano anche i poveri. Era un modo per fare beneficenza, attirare buoni auspici per la fine dell’inverno e condividere ciò che si possedeva, pur nella povertà, con gli ultimi e i più deboli, celebrando insieme con allegria.

Il Santo

Sant’Antonio Abate fu un santo egiziano nato nel 251 (12 gennaio) e morto il 17 gennaio 356. Anacoreta e asceta, i suoi attributi iconografici sono: la campanella (che ancora oggi i cantori suonano nelle pasquellate), il maiale, la protezione dal demonio, il libro e il fuoco. Nella canzone della Pasquella si invoca, casa per casa, la protezione dal demonio per il “donatore”. Perché Sant’Antonio viene considerato il protettore degli animali? Perché, secondo la tradizione, durante la sua vita entrò in contatto con numerosi animali, instaurando con essi un rapporto di rispetto e amicizia.

La Scuola

È importante che i ragazzi entrino in contatto con le tradizioni del territorio. Per questo, la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Silvestri, ogni anno accoglie i Cantori. Nell’articolo 9 della Costituzione Italiana si ribadisce il rispetto dell’ambiente e dei beni culturali, storici ed artistici del territorio italiano. Tra questi, rientra senz’altro il rispetto della cultura e delle tradizioni locali. Tra i Cantori, o meglio, i suonatori di organetto, vi erano anche due ex alunni dell’Istituto: Christian e Matteo.

Una sorpresa finale è stata quando la Vice Preside, Prof.ssa Luigina Ceddia, ha accettato l’invito di un cantore e si è messa a ballare con lui sulle note di una famosa canzone popolare: “Cicirinella”. I ragazzi sono stati felicissimi di questa iniziativa e hanno posto molte domande ai cantori per conoscere meglio la tradizione.

Susanna Faviani: Giornalista pubblicista dal '98 , ha scritto sul Corriere Adriatico per 10 anni, su l'Osservatore Romano , organo di stampa della Santa Sede per 5 anni e dal 2008 ad oggi scrive su L'Avvenire, quotidiano della CEI. E' Docente di Arte nella scuola secondaria di primo grado di Grottammare.
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