RIPATRANSONE – “L’anno 1905, 22 del mese di Gennaio, avanti a me, Luigi Pieri, notaio residente in Ripatransone, … le dette venti persone hanno dichiarato di costituire una società in nome collettivo sotto la denominazione di Cassa Rurale Operaia di Ripatransone”.
Con la firma dei primi soci e la costituzione dello storico Consiglio di Amministrazione, composto da sei membri, nacque quella che oggi è la Banca di Ripatransone e del Fermano, che ha festeggiato ieri, il 22 Gennaio 2025, i suoi centoventi anni di attività.
L’evento è stato celebrato nella splendida e suggestiva cornice del Teatro “Mercantini” di Ripatransone in diversi momenti della giornata.
La premiazione degli studenti che hanno realizzato il Logo del Centoventennale
Durante la mattinata, dopo i saluti del Presidente della Banca di Ripatransone e del Fermano, Michelino Michetti, e del Sindaco di Ripatransone, Alessandro Lucciarini De Vincenzi, si è svolta la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso per la realizzazione del Logo del Centoventennale.
Per l’Istituto di Istruzione Superiore Fazzini-Mercatini di Grottammare – Ripatransone, alla presenza della dirigente Sabrina Vallesi e dalla docente coordinatrice Silvia Cannella, il premio è stato assegnato a Suamy Recchi, con la sua opera “Segni del paesaggio”. La giuria ha giudicato il logo meritevole del premio per la capacità di rappresentare l’impegno della Banca di Ripatransone e del Fermano verso una crescita responsabile e sostenibile del territorio, il legame con le realtà economiche locali e la sua attenzione verso la valorizzazione delle risorse territoriali, attraverso un equilibrio raffinato e di forte impatto visivo tra gli elementi grafici.
Per il Liceo Artistico Statale Preziotti-Licini di Porto San Giorgio, invece, il premio se l’è aggiudicato Walid Benhaddou con “Cresciamo insieme”, logo che esprime la capacità di rappresentare l’impegno della BCC di Ripatransone e del Fermano nel promuovere la crescita dei suoi soci, l’orientamento sociale della banca e il suo ruolo di alleato nel processo di sviluppo condiviso, focalizzato sulla costruzione del bene comune, attraverso una sintesi essenziale degli elementi grafici. La premiazione è avvenuta alla presenza della dirigente Maria Cristina Corradini e delle professoresse Francesca Stifani e Moira Antonelli.
La giuria del concorso era composta da Mario Vespasiani, Andrea Castelletti, Fabrizio Scartozzi, Chiara Coscia, Alex Urso, Michela Alamprese, Eugenio Cellini, Anna Basso, Patrizio Moscardelli, Donatella Donati Sarti.
La presentazione dello spot pubblicitario realizzato per il Centoventennale
Nell’occasione, è stato presentato in anteprima lo spot pubblicitario realizzato per il Centoventennale con la casa di produzione marchigiana Linfa Crowd, la regia e la partecipazione dell’attore Simone Riccioni e della giovane attrice Azzurra Lo Pipero, già protagonisti del film “Neve” che la Banca di Ripatransone e del Fermano ha sostenuto per il suo importante messaggio sociale e perché prodotto esclusivamente nelle Marche.
L’annullo filatelico speciale per il Centoventennale e la mostra itinerante di cartoline d’epoca
La mattinata si è conclusa con un gesto importante del presidente Michelino Michetti, il quale ha apposto il primo timbro dell’annullo filatelico speciale che celebra i 120 anni della Banca di Ripatransone e del Fermano.
Nell’articolato programma di iniziative del 2025, la collezione di cartoline postali illustrate d’epoca, conservate nell’Archivio fotografico “Alessandro marchese Bruti Liberati”, di cui la Banca di Ripatransone e del Fermano è custode, dal 2020, grazie alla donazione, da parte degli eredi Filippo Bruti Liberati e sua figlia, Maria Carla, sarà al centro di una mostra itinerante che partirà il prossimo 13 giugno dal Polo Museale di San Francesco, a Montefiore dell’Aso e interesserà tutte le città in cui l’Istituto è presente: nell’ordine, dal 1° al 14 luglio la mostra sarà visitabile a Grottammare, dal 18 al 30 luglio San Benedetto del Tronto, dal 5 al 30 agosto a Ripatransone e dall’8 al 31 dicembre a Fermo.
La Lectio Magistralis dell’economista Luigino Bruni
“Diamo ali alle radici, il credito cooperativo fra passato presente e futuro: una prospettiva storica e profetica”
Il pomeriggio al Teatro “Mercantini” è stato tutto dedicato al tema del credito cooperativo, grazie alla Lectio Magistralis dell’economista e saggista Luigino Bruni, docente ordinario
di Economia Politica all’Università LUMSA di Roma, presidente di SEC – Scuola di Economia Civile e direttore scientifico de “The Economy of Francesco”.
A moderare l’incontro è stato Vittorio Bellagamba, giornalista economico QN – Quotidiano
Nazionale, mentre a presentare l’illustre ospite è stato il direttore generale della Banca di Ripatransone e del Fermano, Vito Verdecchia. Il Dg ha accolto Bruni sottolineando alcuni passaggi di un suo libro, “Capitalismo Meridiano”, e dando lettura di una riflessione del teologo Paolo De Benedetti contenuta al suo interno.
“Il credito cooperativo fa parte delle radici profonde della cultura italiana – ha detto il prof. Bruni – ed in particolare delle Marche. Ieri ha risposto ai bisogni della nostra gente ed oggi continua a farlo in forme nuove e innovative, ma sempre con lo stesso spirito: fare della comunità la prima risorsa civile e finanziaria”.
L’illustre relatore ha iniziato il suo intervento parlando di economia civile e specificando come questa definizione sia proprio tipica dell’Italia: “Nella seconda metà del 1700, mentre nel mondo nordico ed inglese si parlava di economia politica e in Francia di economia sociale, in Italia si parlava di economia civile e della pubblica felicità. Anche in America la Costituzione parlava di felicità, ma come diritto dell’individuo. In Italia, invece, Genovesi diceva che la felicità è pubblica, altrimenti non è felicità: non si può, infatti, essere felici, se si è circondati da infelici. mentre penso al mio benessere, devo occuparmi anche degli altri. Questa è una legge fondamentale della nostra storia. La felicità è territoriale, cioè dipende dal luogo in cui vivo: non inteso come la casa in cui vivo, bensì a seconda del lavoro, della piazza, della vita civile e degli amici. La felicità, infine, è ciò che accade ora, mentre vivi. Noi non capiamo la storia e il presente del credito cooperativo, senza pensare a questa esigenza di benessere collettivo. Se in paese c’è qualcuno che se la passa male, quella persona farà dei danni: è quindi bene che me ne occupi, non fosse altro che per un sano interesse”.
Il prof. Bruni, dopo aver ripercorso la storia dei monti di pietà, che sono il primo tentativo di banche popolari, dei monti frumentari e del credito cooperativo nel territorio di Ripatransone e più in generale marchigiano, ha detto: “La vostra è una zona che ha delle radici molto profonde. E le radici non sono il passato, bensì il presente e il futuro. Le radici sono il cervello di un albero, è lì che si concentra tutto quello che fa vivere oggi e anche domani. Quando una comunità ha radici, ha un patrimonio, un capitale, una risorsa in più che genera più linfa che va ad alimentare tutto l’albero. Voi avete una grande storia, delle radici molto profonde. Ma questa è una condizione necessaria, ma non sufficiente. C’è bisogno anche di ali: c’è bisogno che la comunità di oggi legga questo passato come stimolo per il presente“.
Bruni ha poi proseguito il suo intervento, sottolineando le caratteristiche principali del modello cooperativo marchigiano, come l’intreccio di credito e dono e l’idea della cooperazione per il mutuo vantaggio: “Qual è il grano da condividere oggi? Prima di tutto il credito, termine molto vicino al verbo credere, quindi alla parola fede: il primo credito sei tu, la persona; io credo in te. In un mondo in cui c’è la divisione del lavoro, l’accesso al credito è fondamentale. Il grano poi è la scuola, l’educazione. Senza educazione non c’è futuro. Il grano è anche la sanità, comunitaria e territoriale, la cura che non possiamo affidare allo stato o ad altri, di cui invece dobbiamo farci carico tutti. Se non siamo noi a garantire la cura, i poveri diverranno più poveri”.
Bruni infine ha lanciato anche un invito a portare credito nelle aree interno: “C’è un ritorno al territorio. Se oggi siamo intelligenti e lungimiranti, dobbiamo investire nelle aree interne”.
A seguire, il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti, è intervenuto sul tema “Mutualità e comunità: lievito per la felicità pubblica”, il presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba ha parlato di “Ricchezza della cultura cooperativa tesoro per i territori”.
Gli ospiti presenti
Numerosi gli ospiti presenti: il presidente della Federazione Marchigiana BCC, Massimo Tonucci; la consigliera di amministrazione del Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA ed esponente di IDEE (Associazione Donne del Credito Cooperativo), Paola Petrini; il direttore della Federazione del Credito Cooperativo Ennio Di Foglio, il sindaco di Ripatransone, Alessandro Lucciarini De Vincenzi e il vicesindaco Roberto Pasquali; il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro; i prefetti di Ascoli Piceno e Fermo Sante Copponi e Edoardo D’Alascio; l’assessore regionale Goffredo Brandoni; il presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi; i vicesindaci di San Benedetto del Tronto e Grottammare, Tonino Capriotti e Lorenzo Rossi; numerose autorità civili e militari; numerosi direttori di altre BCC del territorio.
La parole del presidente Michelino Michetti
La giornata al Teatro “Mercantini” di Ripatransone è il punto d’arrivo, “ma non il traguardo finale dei nostri primi centoventi anni di percorso, che non è certo destinato a interrompersi. La vitalità dei valori che contraddistinguono sin dal principio l’agire delle banche di credito cooperativo è rappresentato alla perfezione dalla nostra Banca e dalla sua storia nel tempo”, afferma il Presidente della Banca di Ripatransone e del Fermano, Michelino Michetti.
“La Carta dei Valori del credito cooperativo – prosegue il Presidente – esiste “solo” dal 1999 ma quando la Cassa Rurale Operaia di Ripatransone iniziò a lavorare per il territorio, fece subito emergere la sua impostazione cooperativa: il primato e la centralità della persona, l’impegno nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti, ovviamente lo spirito cooperativo finalizzato al reinvestimento di quanto raccolto a favore del tessuto socio-economico locale”.
Tutte le novità, il materiale grafico e le notizie sul programma dei centoventi anni della Banca di Ripatransone e del Fermano saranno disponibili e aggiornati all’interno di una pagina speciale nel sito www.ripa.bcc.it.
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