Quasi 4 donne su 100 nel mondo hanno subito mutilazioni genitali femminili e milioni sono ancora a rischio. Anche in Italia, migliaia convivono con le conseguenze di questa pratica.
I giovani attivisti della rete Youth in Action (Y-Act) hanno dato vita al vodcast “Intere: una rivoluzione senza cicatrici”, per rompere il silenzio e portare la loro voce nelle comunità di appartenenza e non solo.
“Intere” viene lanciato in vista della Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili, che cade il 6 Febbraio. Nello stesso giorno, i giovani attivisti, insieme a esperti e rappresentanti delle istituzioni saranno protagonisti di un evento presso il Parlamento europeo, a Bruxelles.
Ogni anno 3,9 milioni di ragazze sono a rischio di mutilazione genitale femminile. Nel mondo almeno 230 milioni di donne hanno subito Mfg e, tra le sopravvissute, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni. In Europa 600.000 donne e ragazze le hanno subite, 180.000 sono a rischio ogni anno. In Italia sono circa 87.000, di cui 7.600 minorenni, secondo le stime dell’Università Bicocca di Milano.
“Intere: una rivoluzione senza cicatrici” è una produzione audio-video che esplora il legame tra Italia e Africa, l’importanza dell’educazione, la salute fisica e mentale, il ruolo cruciale di uomini e donne nella lotta per i diritti umani e molti altri temi. Da domande come “che peso hanno cultura e religione nel costruire un mondo senza mutilazioni genitali femminili?” partono le riflessioni dei giovani, guidati dalla host Yohamin Teshome Kumbi.
