Di Eva Maria Capriotti
Cari lettori e ascoltatori de “L’Ancora”, vi propongo due poesie.
La prima, “Parole come Lego”, è tratta da una piccola raccolta inedita dal titolo “La poesia che piace ai bambini”. Scritta con un linguaggio semplice, si rivolge agli alunni e vuol essere uno spunto per aiutarli a capire l’importanza delle parole, che sono uno strumento indispensabile per costruire un pensiero, per esprimere il proprio genio, la propria fantasia, per relazionarsi.
Esperienza straordinaria gli incontri a scuola con il laboratorio di poesia: partendo dalla lettura di poesie scelte, stimolare la loro emotività, aiutarli ad esprimere le loro impressioni, riflettere insieme su tematiche attualissime, come l’amicizia, la guerra, e molto altro.
La finalità del progetto è trasmettere, attraverso la mia testimonianza, la passione per la lingua italiana, per la scrittura poetica e non, per la lettura. Ma non solo: la poesia è anche strumento d’introspezione, per scavare nei fatti, esprimere i propri pensieri; alimentare la speranza, esorcizzare paure e tristezza.
La poesia è anche voce di una società che cambia, che ha bisogno di essere nutrita di bello, di gentilezza, di valori di inclusione e tolleranza, una “forza civica” che con intelligenza, eleganza, vada dritta al cuore del lettore/ascoltatore ad emozionare, a far riflettere. Quello che mi ha colpito negli incontri con classi di diverso ordine e grado è la grandissima sensibilità di grandi e piccini, la loro curiosità e interesse per la mia vita di donna, mamma lavoratrice e per questa mia strana passione: la poesia.
Un riscontro negativo, invece, la povertà lessicale evidenziata nei discenti più grandi: per essere compresa, infatti, ho dovuto adottare lo stesso registro colloquiale usato con i bimbi di primaria. Riguardo a quest’ultima problematica, ho inserito una seconda lirica che spero aiuti a riflettere.
Buon ascolto!
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