La comunicazione cattolica non è qualcosa di separato, non è solo per i cattolici. Non è un recinto dove rinchiudersi, una setta per parlare fra noi, no! La comunicazione cattolica è lo spazio aperto di una testimonianza che sa ascoltare e intercettare i segni del Regno”.

Con queste parole Papa Francesco ha esortato i presidenti delle Commissioni episcopali per la comunicazione e i direttori degli uffici comunicazione delle Conferenze episcopali a rendere i propri uffici strumenti di una Chiesa in uscita: “Pensiamo, allora, a quanto potremmo fare insieme, grazie ai nuovi strumenti dell’era digitale, grazie anche all’intelligenza artificiale, se anziché trasformare la tecnologia in un idolo, ci impegnassimo di più a fare rete. Vi confesso una cosa: a me preoccupa, più dell’intelligenza artificiale, quella naturale, quell’intelligenza che noi dobbiamo sviluppare”.

Il Papa ha invitato a guardare oltre le difficoltà: “Quando ci sembra di essere caduti in un abisso, guardiamo oltre, oltre noi stessi. Nulla è perduto; sempre si può ricominciare, nell’affidarsi gli uni agli altri e tutti insieme a Dio, è il segreto della nostra forza comunicativa”. Francesco ha sottolineato che “la nostra rete è per tutti”: “Per tutti! La comunicazione cattolica non è un recinto, ma il luogo accogliente di relazioni vere”.

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