“ActionAid è estremamente allarmata dall’escalation di violenza nella R.D. Congo orientale, che ha sfollato più di 400.000 persone solo nell’ultimo anno. La crisi umanitaria nella R.D. Congo è già una delle peggiori al mondo, con una persona su quattro che ha bisogno di assistenza umanitaria. ActionAid è particolarmente preoccupata per l’impatto della violenza sulle donne e le ragazze. La portata della violenza sessuale contro donne e ragazze ha raggiunto livelli inimmaginabili negli ultimi anni, e l’attuale escalation mette le donne a rischio di violenza, sfruttamento e abuso”. Lo afferma Yakubu Mohammed Saani, direttore ActionAid della R.D. Congo.
ActionAid è impegnata in otto progetti nella R.D. Congo orientale, tre dei quali sono nel Nord Kivu. Nonostante gli enormi rischi derivanti dalla violenza, lo staff umanitario e i partner comunitari stanno facendo tutto il possibile per continuare a fornire assistenza essenziale alle persone costrette a fuggire.
“Intere città sono diventate campi di battaglia, le famiglie disperate stanno spostandosi senza nulla, per sfuggire al fuoco delle armi e del caos. Le strade sono bloccate, i porti chiusi e molti rischiano la vita attraversando il lago Kivu in barche di fortuna. Famiglie affollano scuole e chiese, che mancano anche dei servizi più elementari”.
Prosegue Saani: “Chiediamo alla comunità internazionale di intraprendere azioni immediate per affrontare la crisi umanitaria in rapida espansione nella R.D. Congo e di sostenere tutti gli sforzi per trovare una soluzione pacifica al conflitto. ActionAid ribadisce la necessità di un’azione immediata per prevenire ulteriori sofferenze e difendere i diritti e la sicurezza delle persone più vulnerabili, in particolare donne e ragazze”.
ActionAid è presente nella R.D. Congo dal 2003 per rispondere alle esigenze umanitarie delle popolazioni sfollate, dei rifugiati, dei rimpatriati e delle comunità ospitanti nelle province orientali. Insieme ai suoi partner, realizza progetti, fornendo assistenza in denaro, cibo e altri beni di prima necessità, nonché programmi dedicati alla protezione di donne e ragazze da violenza e sfruttamento.
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