Colonnella, intervista al sindaco Biagio Massi: “La bellezza più grande della nostra cittadina risiede nella comunità”

COLONNELLA – Si è conclusa Sabato 25 Gennaio 2025, presso la Sala Ennio Flaiano, la prima edizione del “Colonnella Film Festival – Cinema per l’umanità“, organizzata dall’Accademia AIFAS (Accademia Internazionale Formazione Arte e Spettacolo), in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Gli O’Scenici”. L’iniziativa, che ha registrato la partecipazione di artisti prestigiosi sia tra i giurati sia tra i partecipanti al concorso cinematografico sia tra gli ospiti, è stata patrocinata dalla Regione Abruzzo, dall’Università degli Studi di Teramo – Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dal Comune di Colonnella.

Abbiamo incontrato il sindaco di Colonnella, Biagio Massi, sia per saperne di più su questo evento che ha arricchito l’offerta culturale del territorio e ha registrato una grande partecipazione, sia per fare una fotografia della cittadina abruzzese che amministra.

Qual è il bilancio di questa prima edizione del “Colonnella Film Festival – Cinema per l’umanità”?
Quando mi è stato proposto il progetto, ho detto subito di sì. Era l’occasione, inerente al mondo del cinema, che stavamo aspettando da tempo. Questa rassegna cinematografica internazionale, infatti, nasce con un duplice obiettivo: da un lato portare alla ribalta temi di grande impatto sociale ed umano, esplorando questioni come i diritti umani, l’inclusione, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale, e trasformando il nostro territorio in un crocevia di dialogo interculturale e riflessione globale; dall’altro l’iniziativa ci consente anche di promuovere Colonnella e di attrarre turisti che vengono da altre zone d’Italia e dall’estero in un periodo dell’anno che invece solitamente è scarno di visitatori, aiutandoci quindi a destagionalizzare l’offerta culturale e turistica del nostro amato paese. Mi pare che ci siamo riusciti e quindi sono molto soddisfatto.
C’è poi un ulteriore risultato che il Colonnella Film Festival ha ottenuto: quello di aver coinvolto gli studenti della Scuola Secondaria Ignazio Silone. Ritengo sia stato particolarmente importante avvicinare i ragazzi a temi che potranno essere oggetto di riflessione a scuola, durante le lezioni.

Chi si è aggiudicato il Premio “Colonnella Cinema per l’Umanità“?
In tutto sono arrivate 92 opere provenienti da tutto il mondo e la Giuria, presieduta da Giuseppe Di Caro, artista della fotografia, ha decretato i vincitori per diverse categorie, come, ad esempio, il Premio Speciale per la Sostenibilità Ambientale, il Premio Giovani Talenti, il Premio del Pubblico. Il più ambito del Festival, il Premio Colonnella Cinema per l’Umanità, quello che simboleggia l’impegno a sostenere il cinema come strumento di riflessione e dialogo sociale, è andato al cortometraggio “Prova d’Amore”, diretto da Denis Nazzari e interpretato da Alessandro Haber ,con le musiche di Nicola Piovani.
Sono molto soddisfatto della partecipazione registrata, che è stata costante in tutte le serate, durante le quali si sono alternati ospiti prestigiosi, come la doppiatrice Tiziana Avarista, il regista Francesco Branchetti e l’attore Lorenzo Flaherty. Il mio ringraziamento, quindi, va a Marco Trionfante e al suo Team per la sua puntuale organizzazione e agli artisti che ci hanno fatto l’onore di essere nostri ospiti. Mi auguro che la rassegna sia stata un momento di crescita emotiva e culturale per tutti.

Al momento quali sono le criticità maggiori che riscontra nel Comune da lei amministrato?
Non ritengo ci siano particolari criticità, se non quelle legate al periodo storico-economico che stiamo vivendo in Italia e nel mondo. Dal punto di vista delle infrastrutture, abbiamo ancora molto da migliorare: attualmente siamo in fase di ricostruzione dell’edificio scolastico e dell’asilo nido, ma i lavori vanno al rilento e da settimane sto sollecitando l’impresa che sta eseguendo i lavori; poi, nonostante abbiamo già sistemato alcuni tratti di strada, ce ne sono altri che necessiterebbero di maggiore manutenzione e stiamo cercando di ottenere i fondi necessari per le opere.  Oltre alle sollecitazioni dei cittadini, durante i Consigli Comunali, mi giungono anche quelle provenienti dai banchi della Minoranza. Devo dire, però, che c’è un’Opposizione rispettosa dei ruoli, ma equilibrata nei giudizi: certamente non mi fanno sconti, tuttavia su alcune questioni importanti c’è convergenza.
Oltre a questo, a livello sociale la criticità maggiore è rappresentata dalla popolazione che invecchia, una popolazione che vede di giorno in giorno erodere la propria capacità di vivere, con salari sempre più bassi e quindi con un potere d’acquisto minore. A volte, alcuni cittadini si trovano in difficoltà per dover affrontare una visita in più o dover acquistare un farmaco in più. Fortunatamente questo disagio di natura economica non è stato mai un grosso problema intercettarlo e risolverlo: grazie infatti alla collaborazione con la Caritas parrocchiale, abbiamo un buon monitoraggio del territorio, quindi non abbiamo mai dovuto gestire emergenze particolari, perché i volontari della Caritas individuano e risolvono alla fonte il problema.
Un’altra criticità è rappresentata dall’assistenza sanitaria specialistica: le liste di attesa sono molto lunghe e non sempre è possibile effettuare una visita a pagamento, accorciando drasticamente i tempi di attesa. In qualche situazione sono intervenuto personalmente per sollecitare delle visite mediche specialistiche presso enti del territorio e ho constatato, con estremo piacere, che c’è una forma di tessuto sociale molto più familiare e vicina alle persone. Nel Nord, dove ho trascorso gran parte della mia vita, rappresentare il problema di un singolo, non è possibile; bisogna agire per categorie, altrimenti il problema non si risolve. Qui, invece, se il bisogno è testimoniato, anche riguardasse una sola persona, si risolve. È stato un piacere enorme poter aiutare concretamente una persona in difficoltà ad accedere ad indagini sanitarie specifiche. Credo che la gente sia la parte migliore del nostro territorio.

Quali sono i progetti che sta portando avanti, quelli di cui è più orgoglioso e che può definire un successo?
Credo che, senza ombra di dubbio, riuscire a dislocare 300 ragazzi in perfetta autonomia, senza alcun costo aggiuntivo per il Comune, sia stato un buon risultato. In attesa che l’edificio scolastico venga ricostruito, abbiamo siglato un accordo con il Comune di Corropoli, il quale attualmente sta ospitando i nostri alunni gratuitamente in contrada Ripoli.
Ma, in linea generale, non posso dire che ci siano successi in questa Amministrazione, perché un risultato ottenuto non è un successo, bensì un bisogno soddisfatto, che è la ragione per la quale un persona si candida a fare il Sindaco. Inoltre, in tutta onestà, non credo di aver fatto tutto ciò che occorre a questo Comune, dovendo fare i conti con alcuni ostacoli: una normativa che a volte incrementa la burocrazia; i tempi serrati o, in qualche circostanza, dilatati; le risorse economiche, che vanno sempre più a scendere; la squadra di dipendenti, che negli anni è diminuita e alla quale dobbiamo la nostra riconoscenza e il nostro rispetto, perché si assume anche la responsabilità di agire.
Purtroppo spesso dall’esterno molte cose non si vedono o non si capiscono. Le faccio un esempio: mi chiamano per un palo pericolante, lo segnalo più volte all’azienda che deve occuparsi della messa in sicurezza, ma, dopo 15 giorni, il palo è ancora lì. Questo non può essere considerato un successo. Dopo una settimana, dieci giorni, il fallimento è mio. Certamente dormo tranquillo, perché ho dato il massimo, ma come posso dire di essere pienamente soddisfatto?! Se in una strada ci sono le buche, si appare seri? Se non viene fatto perché non ci sono risorse economiche, si appare seri? Mi sento carente come amministratore, quindi non posso dire di sentirmi soddisfatto. All’interno della compagine amministrativa, inoltre, ci sono personalità diverse e non le nascondo che a volte abbiamo anche diversità di vedute. Il nostro non è mai stato un rapporto improntato a cene o pranzi tra di noi, bensì è sempre stato vissuto come un rapporto professionale, che nasce da un obbligo che ci siamo assunti per volontà, la volontà di essere a servizio di un Paese. Qualche volta ho espresso il mio disappunto, altre volte sono intervenuto, anche per sottolineare che non ci ha obbligato nessuno a prendere questo impegno, siamo noi che abbiamo scelto di candidarci ed abbiamo ricevuto l’onore di amministrare quasi 4000 persone, un impegno che ora siamo chiamati ad onorare. Stiamo quindi facendo tutto quello che è coerente? Ci stiamo impegnando per tutto quello che sarebbe necessario?

In cosa consiste la bellezza di Colonnella?
Oltre alle risorse paesaggistiche, artistiche, folkloristiche e culturali, credo che la bellezza più grande di Colonnella risieda nella comunità: pur nell’assoluta non omogeneità delle persone, diverse tra loro per appartenenza politica, credo religioso, formazione scolastica e culturale, tuttavia non esiste differenza tra un operaio ed un insegnante, tra un idraulico e un dirigente, tra un pizzaiolo e un imprenditore: una casetta ce l’hanno tutti, i figli hanno le stesse possibilità di studiare o lavorare, si vive la stessa vita. Questo è un enorme vantaggio che forse si apprezza poco. Questo borgo, che pur manca di tante risorse, presenta dei vantaggi impareggiabili.

Che messaggio vuole dare ai lettori?
Vorrei dire a tutti che la responsabilità di un’Amministrazione ricade sugli amministratori, ma i buoni risultati possono farli tutti. Invito quindi alla cittadinanza attiva, alla solidarietà, al rispetto delle regole e dell’ambiente che ci circonda. Faccio degli esempi concreti di ciò che è alla portata di tutti. Se il mio vicino non ha un passaggio per recarsi in ospedale a fare una visita medica, posso provvedere io ad accompagnarlo. Se vedo un pezzo di carta per strada, posso raccoglierlo. Posso impegnarmi a fare la raccolta differenziata e a non lasciare lungo le strade i rifiuti. Se tutti facessimo così, le strade sarebbero pulitissime. Ringrazio tantissimo il mondo dell’Associazionismo che fa davvero molto per il nostro Paese. Ma, oltre alle associazioni, anche noi privati possiamo fare tanto. Mettiamoci dunque in ascolto dei bisogni dei nostri concittadini e della nostra cittadina, cercando di essere solidali ed uniti nei confronti dei primi e rispettosa ed intraprendente nei confronti della seconda!

 

 

Carletta Di Blasio:
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