SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Carissimi, oggi è la festa di coloro che hanno scelto di consacrarsi al Signore nella vita religiosa. Tutti siamo consacrati al Signore, tutti siamo offerti al Padre, ma in modo particolare voi ci ricordate che dal momento in cui veniamo al mondo, dal momento in cui siamo battezzati, apparteniamo a Dio. È proprio questo il bello! Il fatto che ogni offerta di se stessi a Dio, vissuta in amore, sia possibile solo se unita a quella di Gesù. Dio si fa uomo in Gesù per offrirsi al Padre, così da insegnarci a vivere la vita nel modo in cui un discepolo è chiamato a fare, cioè come un’offerta d’amore al Padre, in risposta all’amore che il Padre ha per ciascuno di noi».
Sono queste le parole che, con entusiasmo e gratitudine, il vescovo Gianpiero Palmieri ha rivolto alle religiose e ai religiosi delle due Diocesi del Piceno che si sono ritrovati ieri, Domenica 2 Febbraio 2025, alle ore 16:00, presso la cattedrale Santa Maria della Marina in San Benedetto del Tronto, per celebrare insieme la 29.ma Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

Dopo una meditazione comunitaria sul tema “Il Perdono e la Speranza attraverso una riflessione guidata da mons. Palmieri, i religiosi e le religiose si sono fermati in cattedrale per un momento di meditazione e preghiera personale.

A causa della pioggia, non si è svolta la processione della Luce prevista dall’asilo Merlini fino alla cattedrale, quindi si è proceduto a percorrere simbolicamente solo la navata centrale dell’edificio sacro, per poi prendere posto sui banchi e dare inizio alla Celebrazione Eucaristica.

La Messa, presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri, è stata concelebrata da don Patrizio Spina, vicario generale della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, da don Luciano Paci e don Romualdo Scarponi, parroci emeriti della comunità ospitante, dai religiosi e dalle religiose presenti, oltre che da altri fedeli accorsi per l’occasione. Ad animare la Celebrazione con il canto e la musica sono state le Suore Teresiane di Ripatransone.

Queste le parole che, all’inizio della Messa, i religiosi hanno detto: «La Giornata Mondiale della Vita Consacrata è un’occasione propizia per rileggere il nostro cammino di speranza in questo anno Giubilare e l’appuntamento del 2 Febbraio è l’occasione perfetta per unirci come comunità diocesana di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto. Insieme al nostro vescovo Gianpiero Palmieri, vogliamo, come consacrati, lasciarci illuminare dalla Parola e dalla Luce del Signore.
In questo anno del Giubileo, noi religiosi e religiose, con tutta la Chiesa, siamo chiamati a compiere delle scelte importanti per verificare se stiamo vivendo secondo la missione affidataci personalmente da Dio, che continua a fidarsi di noi.

Papa Francesco ci invita a guardare a Simeone e Anna, due figure che, con la loro pazienza e perseveranza nella preghiera, hanno mantenuto viva la speranza: “Il loro cuore è rimasto sveglio, come una fiaccola sempre accesa”. Simeone, “uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele” e Anna, che “non si allontanava mai dal tempio”, riconobbero nel Bambino, che Maria portava in braccio, il Messia a lungo atteso. Sono loro, Simeone e Anna, i protagonisti di questa Festa della Presentazione del Signore, a darci l’esempio dell’attesa nella preghiera.

L’attesa di Dio è importante anche per noi, per il nostro cammino di fede. Ogni giorno il Signore ci visita, ci parla, si svela in modo inaspettato, ci esorta a restare svegli, a vigilare e a perseverare nell’attesa».

Il tema dell’attesa è stato ripreso anche da mons. Palmieri durante l’omelia, il quale, rivolgendosi direttamente alle religiose e ai religiosi presenti, ha detto: «I vostri voti di obbedienza, castità e povertà esprimono la vostra consegna al Signore e trovano senso nello stare insieme a Lui, per dirGli: “Signore, io ti appartengo, voglio obbedirti, voglio mettere te al primo posto e ascoltare la tua voce. E per fare questo, per unirmi a te totalmente, voglio rinunciare ai beni e persino a certi affetti,a certi legami, perché voglio diventare un’offerta totale a Te, unita a quella di Gesù. È Gesù, infatti, che ci dice: “Unisciti a me! Sii anche tu sacrificio perenne a Dio gradito!”. La nostra offerta sarebbe impossibile, se non fossimo uniti a Gesù. E così voi siete totalmente per il Signore, totalmente liberi nelle mani di Dio, totalmente a servizio di Dio e quindi della Chiesa. Io so quanta fatica fate nelle vostre comunità, quanti sacrifici, ma sempre pronti a fare la volontà del Signore. Voi, allora, siete un segno grandioso della Chiesa. Voi rappresentate coloro che attendono, come Anna e Gioacchino di cui abbiamo ascoltato oggi nel Vangelo (Lc 2,22-40). Voi siete coloro che sono liberi dalla schiavitù della paura di morire, come viene detto nella Seconda Lettura (Eb 2,14-18)».

Il vescovo Gianpiero ha infine rivolto un pensiero particolare alle comunità di clausura: «Nella Sua straordinaria ed immensa ricchezza, il Signore, attraverso lo Spirito Santo, suscita carismi diversi, i vostri carismi, a servizio della Chiesa. Permettetemi di ricordare in modo particolare le Benedettine di Ascoli Piceno e Offida, le Passioniste e le Domenicane di Ripatransone, le Clarisse di San Benedetto del Tronto. Oggi non sono qui con noi, ma sono in comunità che vivono pienamente  l’attesa. A loro dico: la vostra vicinanza al Signore è davvero straordinaria. Il Signore vi benedica! Non abbiate paura dei numeri che si abbassano e delle comunità che si chiudono. Ci affidiamo a Dio. Solo Lui sa. Camminiamo fiduciosi in Lui!».

Al termine della Celebrazione Eucaristica, le Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione hanno voluto omaggiare le altre religiose e i religiosi con un piccolo testo dal titolo “Della Speranza Cristiana“, contenente le Istruzioni del fondatore della loro Congregazione, il venerabile Francesco Antonio Marcucci. La serata si è conclusa con un momento comunitario di convivialità presso i locali adiacenti alla cattedrale.

 

 

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