SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In occasione della Giornata Mondiale del Malato e della memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, i fedeli della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto si sono riuniti in preghiera presso la Cattedrale Madonna della Marina. La Santa Messa, presieduta alle ore 17:00 dal Vescovo Gianpiero Palmieri, è stata un momento di profonda riflessione sul valore dell’infermità e della fragilità umana.

Presenti alla celebrazione l’UNITALSI diocesana e la Confraternita Misericordia, esempi concreti di servizio e donazione gratuita a favore dei più fragili, non solo durante i pellegrinaggi a Lourdes, ma anche nella quotidianità.

Mons. Gianpiero Palmieri, Vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, ha invitato i fedeli a riflettere sul valore dell’infermità, affermando:

“Fratelli e sorelle, ci sono persone che, a motivo della malattia, sono particolarmente associate al mistero della Passione di Cristo; esse occupano un posto privilegiato nel cuore della Chiesa. Siamo tutti chiamati a rivolgere loro premurosa attenzione, preghiera e aiuto. Alcuni tra noi hanno fatto del servizio agli infermi una scelta di vita. Invochiamo lo Spirito del Signore perché li sostenga e li illumini nella loro missione. La nostra comunità diventi sempre più consapevole del cammino condiviso, arricchita da una Speranza che non delude mai.”

Il messaggio di Lourdes
Nell’omelia, Mons. Palmieri ha poi sottolineato il valore del dolore e dell’umiltà, richiamando l’esperienza unica del pellegrinaggio a Lourdes:

“Cosa ci insegna Lourdes? In Cattedrale c’è la riproduzione della grotta di Massabielle come segno permanente. Forse c’è un segreto che si svela vivendo l’esperienza di Lourdes, legato al mistero della malattia. Questa può essere vista come sconfitta o disgrazia, oppure come un’opportunità per cogliere il mistero racchiuso in essa. Attraverso i tanti malati che accorrono alla grotta, si rivela in maniera misteriosa la presenza di Dio.”

Mons. Palmieri ha anche ricordato l’esperienza di una coppia che, dopo un pellegrinaggio a Lourdes, era tornata trasformata, testimoniando che lì si sperimenta il volto materno di Dio, rivelato attraverso Maria.

Il miracolo di Cana e il segreto di Lourdes
L’omelia è proseguita con una riflessione sul primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana:

“Quando finisce il vino, così come quando arriva una malattia, ci sentiamo spiazzati. Ma Dio trasforma quella privazione in rivelazione del suo mistero. Gli ammalati e gli anziani vivono questa esperienza: quando tutto sembra perduto, Dio dona un amore più profondo e vero. A Lourdes, le persone sorridono nonostante la sofferenza, testimoniando che la vita può essere vissuta in pienezza anche nella privazione. Sono lì per mostrarci il vino buono che Cristo ci dona in abbondanza, proprio quando sembra che tutto sia finito.”

Concludendo l’omelia, Mons. Palmieri ha ricordato le parole di Papa Francesco in occasione della Giornata del Malato:

“Il segreto di Lourdes si svela quando la comunità cristiana dà spazio ai malati, accogliendo la rivelazione che il Signore offre attraverso di loro. Dio si rende presente nei malati per liberare i cuori dall’egoismo e insegnare la bellezza della solidarietà e dell’amore. In Lui, nulla è perduto.”

La processione Aux Flambeaux
La celebrazione si è conclusa con la suggestiva processione Aux Flambeaux all’interno della Cattedrale, un momento intenso di preghiera e riflessione che ha permesso ai fedeli di avvicinarsi ancora di più al mistero dell’amore di Dio e alla vicinanza materna della Beata Vergine Maria.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

1 commento

  • Mario Antonio Sforza
    12/02/2025 alle 16:56

    Mons. Giovanni D' Ercole, Mons. Palmieri, due nostri Fratelli, uniti nella Fede, che Dio ci ha voluto donare. Grazie mio Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *