Ascoli, tanti giovani per il corso per volontari dei Beni Culturali Ecclesiastici, Vescovo Gianpiero: “Scopriamo il messaggio profondo e spirituale del nostro patrimonio storico-artistico”

DIOCESI – Inizia nel migliore dei modi l’avventura del nuovo corso gratuito di formazione per volontari dei beni culturali ecclesiastici, promosso dall’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Ascoli Piceno in collaborazione con l’associazione Asculum 2000 e con il patrocinio della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici.

Nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, la sala Morgante della Casa Regina Apostolorum ha ospitato decine di giovani e giovanissimi studenti di Ascoli e del Piceno, pronti a mettersi in gioco e a diventare volontari attivi nella valorizzazione del ricco patrimonio culturale ecclesiastico del territorio.

Prima di dare il via alle lezioni, il Vescovo Gianpiero Palmieri ha voluto rivolgere il suo saluto ai corsisti, sottolineando il profondo legame del corso di quest’anno al percorso intrapreso da tutta la Chiesa in occasione di un Anno Giubilare all’insegna della speranza.

«È una gioia poter cominciare questo corso che, insieme a don Elio Nevigari e a Simona Massari abbiamo tanto desiderato, perché vorremmo fare in modo che il Giubileo significasse un’esperienza forte per molte persone – afferma il Vescovo – Siamo chiamati a rinnovare il nostro incontro col Signore, e Papa Francesco ha voluto dedicare l’Anno Santo al tema della speranza, dato che è forte intorno a noi la mancanza di speranza, che riguarda gli adulti ma spesso anche i ragazzi.

Si diffonde sempre più, ad esempio, l’ecoansia, in relazione agli attuali problemi ecologici. Il futuro, per molti, diventa improvvisamente tutto nero e non sembra concedere possibilità. Questa nostra speranza non è illusoria, ma nasce dalle tante cose belle del mondo e dalla capacità di prendere in mano il proprio destino da parte dell’uomo. Non si vogliono nascondere le tensioni e il cambiamento climatico, ma al tempo stesso, aprendoci alla speranza, vogliamo dire che la storia è nelle mani dell’uomo e di Dio.

Si è pensato di fare un appello a scuole e parrocchie per un corso di formazione in cui la straordinaria ricchezza di opere d’arte delle due Diocesi, di Ascoli Piceno e di San Benedetto-Ripatransone-Montalto, potesse essere illustrata non solo dal punto di vista storico e artistico, ma dalla dimensione profonda e spirituale che ne spiega il senso».

Come evidenziato di fronte ai ragazzi, prima di inaugurare le lezioni del 2025 lo stesso Vescovo Gianpiero ha preso parte in prima persona a un percorso di approfondimento dei luoghi più significativi per la storia e la fede della città di Ascoli, come ad esempio il Battistero.

«Mi sono accorto, con il tempo, che chi faceva da guida aveva chiari alcuni elementi e curiosità, ma spesso sfuggiva loro il senso più profondo – afferma – Ogni particolare, ogni scelta è di una ricchezza straordinaria. Dobbiamo domandarci qual è il messaggio che queste opere contengono e possiamo far emergere.

Abbiamo organizzato quattro appuntamenti serali in cui abbiamo visitato alcuni luoghi della città e, dopo averne ascoltato la storia, ci siamo posti questa domanda. Ecco perché un corso è assolutamente necessario: come in una mostra, lasciarci colpire da quello che vediamo è solo l’inizio.

Scoprirete la straordinaria bellezza del Museo Diocesano, o quella di tante chiese romaniche, o dell’aver messo insieme 11 Musei Sistini.

A me commuovono, in particolare, le pievi che trovo in mezzo alle montagne, piccole chiese romaniche in cui si trova pittura quattrocentesca e cinquecentesca, spesso non di autori celebri o di pregevole fattura, bensì pitture popolari ma di grande fede. La comunità di quel territorio ha scelto di dare forma alla propria fede, perché rimanesse accessibile. Buon corso a tutti quanti».

Dopo una prima parte teorica, dedicata alla tutela e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, all’arte, all’architettura, alla storia, alla simbologia architettonica e alla liturgia, con un focus sul Giubileo e sull’irrinunciabile sicurezza nei luoghi di cultura, i partecipanti prenderanno parte a uno stage di 40 ore in chiese cittadine e nel Museo Diocesano, nell’ambito del progetto “Progetto Chiese Aperte – Sulle Vie del Romanico Ascolano”.

«Il corso ha l’obiettivo di cogliere questo linguaggio che i beni culturali ecclesiastici portano con sé, sia mobili che soprattutto immobili, che hanno una forte carica simbolica e liturgica – spiega Don Elio Nevigari, responsabile dell’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici per la Diocesi di Ascoli Piceno.

Bisogna avere le giuste chiavi interpretative per poterlo comprendere e apprezzare. Portiamo avanti questo corso da oltre 20 anni, con un taglio sempre più votato all’iconografia e alla simbolica.

Abbiamo tante testimonianze di fede nel nostro territorio, abbiamo una facoltà di Architettura, manca uno strumento di approccio giusto ai beni culturali ecclesiastici, diversi dagli altri per un discorso di fede. Non potevamo rimanere indifferenti al cammino della Chiesa nell’Anno Santo, dunque l’accento insiste parecchio sul tema del Giubileo, senza lasciare indietro altri aspetti importanti.

I docenti che verranno a parlarci sono persone competenti e qualificate, tra vecchie conoscenze e novità. Speriamo che il corso incontri il vostro gusto e lo troviate adatto per lo scopo che ci prefiggiamo».

Come sottolineato dall’architetto Simona Massari, presidente di Asculum 2000 e collaboratrice dell’Ufficio Beni Culturali, negli anni sono stati in molti tra i corsisti ad appassionarsi ai temi trattati e a compiere più stage formativi. Lo scorso anno, in particolare, sono giunte all’attenzione dell’organizzazione del corso diverse e-mail, scritte da docenti di tutta Italia per congratularsi con i giovani volontari.

Ai nuovi corsisti, dunque, va l’augurio di seguire le loro orme e di poter apprezzare fino in fondo la straordinaria ricchezza del patrimonio delle due Diocesi, per poi condividerla con i visitatori.

Simona Massari, il Vescovo Gianpiero Palmieri e don Elio Nevigari

Simona Massari e il Vescovo Gianpiero Palmieri
Don Elio Nevigari
Giuseppe Cucco, docente del corso
Il programma del corso
Federico Ameli:
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