PODCAST – Pubblichiamo l’ottava puntata della rubrica di podcast “Pillole di organizzazione sanitaria”, curata da Antonello Maraldo.

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In questa puntata Antonello Maraldo ci parla dell”Assistenza Territoriale e il ruolo del distretto sanitario

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Ben ritrovati. Oggi affrontiamo un tema di grande attualità: l’assistenza territoriale, con un focus particolare sul distretto sanitario. Ma cos’è esattamente questa struttura e quale ruolo svolge nel sistema sanitario?

Il distretto sanitario è una figura prevista dalla normativa nazionale, in particolare dal decreto legislativo 502/92 e successive modifiche (articoli 3-quater, 3-quinquies e 3-sexies). A livello regionale, la legge di riforma delle Marche, la Legge Regionale 19 del 2022, integra e completa la normativa nazionale agli articoli 31 e 32.

Cos’è un Distretto Sanitario?

Il distretto sanitario è sia un’entità organizzativa che una struttura fisica, con sedi e articolazioni specifiche. La sua funzione principale è garantire i servizi di assistenza primaria, includendo sia le attività sanitarie che quelle sociosanitarie. Inoltre, si occupa di coordinare le proprie attività con i dipartimenti e i servizi aziendali, compresi i presidi ospedalieri, per integrarle organicamente nel programma delle attività territoriali.

Le risorse destinate al distretto vengono assegnate in base agli obiettivi di salute della popolazione di riferimento. L’articolo 3-quinquies del decreto legislativo dettaglia in modo più preciso le funzioni e le risorse del distretto, stabilendo che le regioni debbano disciplinarne l’organizzazione per garantire l’assistenza primaria e la continuità assistenziale. Quest’ultima, nota come “guardia medica”, subirà un’evoluzione normativa a partire dal 1° gennaio 2025. Inoltre, il distretto coordina i medici di medicina generale e assicura l’erogazione delle prestazioni sanitarie di rilevanza sociale.

I Servizi Offerti dal Distretto

Nel distretto sanitario devono essere garantiti numerosi servizi, tra cui:

  • Assistenza specialistica ambulatoriale;
  • Servizi per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze;
  • Servizi consultoriali per la tutela della salute dell’infanzia, della donna e della famiglia;
  • Assistenza a disabili e anziani;
  • Assistenza domiciliare integrata;
  • Servizi per le patologie cardiovascolari e per i pazienti in fase terminale.

Inoltre, all’interno del distretto trovano collocazione anche le articolazioni organizzative del Dipartimento di Salute Mentale e del Dipartimento di Prevenzione.

Il Caso dell’AST di Ascoli Piceno

Nel contesto dell’AST (Azienda Sanitaria Territoriale) di Ascoli Piceno operano due distretti sanitari: quello di Ascoli e quello di San Benedetto del Tronto. Complessivamente, questi due distretti coprono una popolazione distribuita in 33 comuni, che vanno da Acquasanta Terme a Venarotta, comprendendo sia l’area ascolana che quella sambenedettese.

All’interno di questi distretti operano poliambulatori e altre strutture sanitarie. Un ruolo di particolare rilievo è svolto dal PUA (Punto Unico di Accesso), un’importante innovazione nell’integrazione sociosanitaria. Il PUA rappresenta il punto di contatto tra attività sociali e sanitarie, facilitando il coordinamento tra i diversi servizi offerti. Questa struttura, insieme alle modifiche introdotte dal Decreto 77, rappresenta una delle principali innovazioni nella riforma dell’assistenza territoriale, delineando un modello più evoluto e proiettato verso il futuro.

L’assistenza territoriale, attraverso il distretto sanitario, si conferma quindi un elemento essenziale per garantire cure adeguate e accessibili alla popolazione, ponendo le basi per un sistema sanitario sempre più efficiente e vicino ai cittadini.

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