Al termine della 244ª assemblea della Conferenza episcopale paraguaiana (Cep), i vescovi hanno diffuso un messaggio intitolato “Pellegrini della speranza”, in linea con l’Anno giubilare che la Chiesa globale celebra nel 2025.
Una denuncia “della crisi e dello scandalo che avvolgono e colpiscono i poteri dello Stato, di fronte alle accuse di traffico di influenze e al potere del narcotraffico. Vediamo che la corruzione cerca di manipolare e indebolire il sistema democratico, a favore dei guadagni illeciti di individui egoisti e gruppi di potere, che possono distorcere la giustizia secondo i loro desideri”. Scrivono, inoltre, i vescovi: “È un imperativo che la Magna Charta della Nazione paraguaiana, la nostra Costituzione nazionale, sia rispettata e osservata, assicurando l’equilibrio e la separazione dei poteri per il servizio onesto della patria. Per rafforzare la fiducia dei cittadini, la nostra democrazia deve essere risanata con la collaborazione di tutti, cittadini e autorità, servitori del bene comune”.
E aggiungono, sottolineando la radicale importanza della magistratura: “Riteniamo particolarmente necessario che gli organi di selezione e di giudizio dei vari attori della magistratura svolgano il loro servizio con imparzialità e vero impegno per l’idoneità e la competenza richieste dall’istituzione della giustizia”.

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