DIOCESI – “Le Sorelle di Arquata del Tronto invitano tutte le comunità della Vicaria della Montagna a partecipare all’apertura del Luogo del Perdono qui nella nostra Chiesa locale. Questo momento di grazia, che ci viene donato come segno importante durante l’Anno Giubilare, è un’occasione speciale per riconciliarci con Dio, con i fratelli e con il Creato, attraverso il Sacramento della Confessione, nonché attraverso la memoria del Battesimo che faremo insieme, rinnovando le nostre promesse. È un’opportunità unica per cambiare la nostra vita, per convertirci a livello personale e comunitario e per tornare ai fratelli e alle sorelle, donando loro la gioia del perdono, la stessa che abbiamo ricevuto dal Signore“.
È con queste parole che Suor Ana Luisa Vazquez, della Congregazione delle Figlie della Santissima Vergine Immacolata di Lourdes, ci presenta il pellegrinaggio giubilare, che si svolgerà domani, Domenica 23 Marzo 2025, a partire dalle ore 15:30, ad Arquata del Tronto e che coinvolgerà i fedeli della Vicaria della Montagna della Diocesi di Ascoli Piceno.
La Vicaria della Montagna, che comprende le comunità parrocchiali ricadenti sul territorio di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Comunanza, Force, Montegallo, Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, Roccafluvione e Venarotta, è guidata da don Elio Nevigari, parroco delle comunità dei Santi Quirico e Giulitta in Gimigliano e del Santissimo Salvatore in Cerreto, entrambe ricadenti nel Comune di Venarotta, e che attualmente svolge le funzioni di vicario foraneo.
Questo il programma:
Alle ore 15:30 i pellegrini si ritroveranno presso la chiesa di Borgo ii Arquata, dove faranno memoria del Battesimo, rinnovando le promesse battesimali e facendo la professione di fede.
A seguire, quindi alle 16.00 circa, inizierà il pellegrinaggio a piedi fino al centro parrocchiale L’Agorà, dove seguirà la liturgia penitenziale, durante la quale sarà possibile accostarsi al Sacramento della Confessione, grazie alla presenza e alla disponibilità dei preti della Vicaria.
Seguirà infine un gesto concreto di carità: i pellegrini si recheranno presso il memoriale di Pescara del Tronto per una preghiera in suffragio dei defunti, in particolare per coloro che furono vittime del sisma nel 2016.
“Al contrario delle altre Vicarie – spiega don Elio Nevigari, che è anche l’Incaricato Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici – il luogo del perdono della nostra Vicaria, pur non avendo una storia molto antica, è altamente significativo. A seguito del sisma del 2016, infatti, la chiesa di San Pietro nella frazione Borgo di Arquata è crollata e la chiesa di San Francesco, che è sempre in zona Borgo, è del tutto inagibile. La comunità quindi si riunisce in un edificio eretto al centro del villaggio SAE (soluzioni abitative in emergenza): si tratta di una piccola costruzione in legno e antisismica, che accoglie i fedeli ormai da circa otto anni. Sappiamo bene che il luogo non sia di particolare pregio architettonico e di notevole valore artisitco, tuttavia rappresenta un luogo di resilienza e di speranza. Il terremoto ha inferto ferite profonde non solo alle strutture, ma anche alle comunità. Il nostro essere in quel luogo, allora, vuole essere un segno di speranza per tutti gli abitanti del posto, affinché trovino la forza di guardare avanti, sapendo di poter contare su una comunità vicariale e diocesana che è loro vicina“.
“L’unica opera di pregio, che è conservata all’interno della chiesa antisismica, è il crocifisso bizantino denominato “Il Salvatore” – conclude don Elio Nevigari –, che è protagonista di una storia singolare: è infatti uscito integro dal terremoto, sebbene la chiesa del Santissimo Salvatore in cui era ubicato sia stata completamente danneggiata. Per questo e per molte altre grazie avvenute nel passato, il crocifisso è oggetto di una grande devozione popolare e rappresenta un monumento di unità e coesione.
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