“Siamo contenti che il Papa sia tornato a casa. Adesso avrà bisogno di convalescenza, di stare tranquillo e di non essere disturbato”. Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, conversando con i giornalisti a margine del Summit sulla longevità in corso questo pomeriggio all’Augustinianum. Parolin ha detto di non aver ancora incontrato il Papa, da quando è uscito dal Gemelli, cioè in questo primo giorno di convalescenza a Santa Marta: “Lo incontrerò una volta che si sarà un po’ sistemato, penso che nei prossimi giorni ci sarà occasione di incontrarlo brevemente”. “Non so come sarà gestita la cosa – ha aggiunto a proposito delle modalità della convalescenza papale – ma ho sentito che dovrà cercare per un po’ di tempo di rimanere tranquillo, anche perché immagino che anche ieri il ritorno dal Gemelli – poi è anche andato a Santa Maria Maggiore – qualche difficoltà in più l’abbia creata”. Quanto a ipotizzabili cambiamenti nella giornata di lavoro del Santo Padre, Parolin ha risposto: “È difficile pronosticare come sarà il programma, credo che il lavoro d’ufficio continuerà. Quando c’è bisogno di incontrare il Papa, lo si incontrerà oppure gli si manderanno i dossier in modo che li possa vedere e sui quali decidere. Si sottoporranno al Papa solo le questioni più importanti, che richiedono decisione da parte sua, per non affaticarlo troppo. Poi, man mano che si riprenderà, si ritornerà al ritmo e alla programmazione normale”. Secondo il segretario di Stato Vaticano, inoltre, “per il momento non è pensabile che ci sia una ripresa immediata delle udienze e delle celebrazioni pubbliche. Poi si vedrà: in base al recupero medici giudicheranno se è possibile o meno”. Interpellato in merito all’udienza del Papa a Re Carlo d’Inghilterra, Parolin ha risposto: “Spero di sì, che almeno un saluto glielo possa dare”.
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