Sofia, Michelangelo, Cecilia e Alessandro, le voci degli studenti dell’Istituto “Orsini-Licini” di Ascoli: tra ideali, sfide e speranze per il futuro

ASCOLI PICENO – Sofia Galli, Michelangelo Galeati, Cecilia Giacobetti Travaglini e Alessandro Giorgi, studenti rappresentanti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Orsini-Licini” di Ascoli Piceno, ci raccontano le sfide che affrontano ogni giorno a scuola e nella società. In un mondo sempre più diviso da ideologie politiche e sfide personali, questi giovani mostrano una forte voglia di cambiamento e un impegno per una società più inclusiva e moralmente consapevole. Nonostante le difficoltà, sono determinati a fare la loro parte per un futuro migliore.

 Quali pensate siano le principali problematiche che oggi affrontano i ragazzi, sia nella scuola che nella società? E in che modo emergono con maggiore intensità?

Michelangelo Galeati: Una delle problematiche che vediamo con maggiore intensità nella nostra scuola è sicuramente il contrasto fra diverse ideologie politiche. È difficile parlare di politica tra i ragazzi senza che nascano divisioni. La scuola, che dovrebbe essere un luogo neutrale, spesso diventa un campo di battaglia per opinioni politiche diverse, cosa che crea tensioni e talvolta divisioni fra gli studenti. Un altro aspetto che emerge è la diversità tra i ragazzi del liceo scientifico e quelli dell’artistico, come se ci fosse una separazione tra mondi che, in realtà, dovrebbero essere complementari.

Sofia Galli: Concordo con Michelangelo. Oltre alla politica, c’è anche la questione della crescente competitività che, a volte, ci spinge a vedere gli altri più come rivali che come compagni. La società in generale, poi, è molto focalizzata sul successo, e questo ci influenza inevitabilmente.

Come vivete il rapporto con la solitudine e la fragilità emotiva? Vi sentite più connessi o isolati in un mondo così digitale? E quali soluzioni vedreste per migliorare questa situazione?

Cecilia Giacobetti Travaglini: Da un lato, siamo iperconnessi, grazie ai social media e alle tecnologie, ma dall’altro spesso ci sentiamo più soli che mai. La solitudine emotiva è un tema che tocca molti ragazzi, e questo è un aspetto che andrebbe maggiormente affrontato. Nella nostra scuola, però, c’è una forte atmosfera di inclusione. Certo, ci sono occasionali situazioni di isolamento, ma sono casi isolati che stiamo cercando di affrontare e gestire, anche attraverso il supporto dei compagni.

Alessandro Giorgi: A mio parere, la chiave è riuscire a trovare un equilibrio. Non dobbiamo dimenticare che la vera connessione non dovrebbe essere solo digitale, ma anche umana. A volte la frenesia di essere sempre online ci fa perdere il contatto con il mondo reale e con le persone intorno a noi. Per questo, più iniziative che favoriscano il dialogo e la partecipazione attiva tra i ragazzi sarebbero utili.

Quali sono i vostri sogni per il futuro? E che valori ritenete fondamentali per la vostra generazione? Cosa immaginate per la società di domani?

Michelangelo Galeati: Personalmente, sogno di intraprendere un percorso ambizioso, magari nel campo dell’ingegneria. Molti dei nostri compagni aspirano a carriere importanti, come medicina o economia. Tuttavia, anche le materie umanistiche sono apprezzate. Quello che ci accomuna è il desiderio di un futuro felice, e sappiamo che per ottenerlo dobbiamo impegnarci con determinazione.

Sofia Galli: Nonostante le difficoltà che affrontiamo, credo che la nostra generazione sia più consapevole dei valori morali rispetto a quanto si dica spesso. La famiglia, l’amicizia, e il rispetto per gli altri sono principi che ci stanno a cuore. Per quanto riguarda la società, siamo preoccupati per le direzioni che sta prendendo, ma siamo anche fiduciosi. Vogliamo fare la nostra parte per evitare che la società commetta errori che potrebbero avere ripercussioni gravi nel futuro.

Cecilia Giacobetti Travaglini: È vero, la paura per il futuro esiste, ma la nostra forza sta proprio nella speranza e nella determinazione. Abbiamo fiducia nel fatto che, con impegno e passione, possiamo contribuire a costruire una società migliore. Ogni singolo individuo ha il potere di fare la differenza, e questa è la mentalità che cerchiamo di coltivare tra noi.

Alessandro Giorgi: Concordo, penso che la nostra generazione abbia un grande potenziale. Le sfide che ci aspettano sono immense, ma credo che, con un forte senso di responsabilità, possiamo affrontarle al meglio. Dobbiamo essere pronti a rinnovare la società, migliorando ciò che non funziona e costruendo un futuro più equo e giusto per tutti.

Luigina Pezzoli:
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