Vicaria Venerabile padre Giovanni dello Spirito Santo, domani il Pellegrinaggio Giubilare a partire dalla chiesa di San Benedetto Martire

DIOCESI – Proseguono le Celebrazioni Giubilari nelle nove Vicarie delle Diocesi del Piceno. Venerdì 28 Marzo 2025, a partire dalle ore 21:00, in San Benedetto del Tronto, sarà la volta della Vicaria Venerabile padre Giovanni dello Spirito, guidata dal vicario urbano don Guido Coccia e costituita dalle comunità parrocchiali San Niccolò di Acquaviva Picena, San Savino di Ripatransone e da quelle del centro di San Benedetto del Tronto, ovvero Madonna del Suffragio, Sant’Antonio di Padova, San Benedetto Martire, San Filippo Neri, San Giuseppe, Santa Maria della Marina, San Pio X.

Questo il programma.

Alle ore 21:00 i pellegrini si ritroveranno presso la chiesa San Benedetto Martire, dove faranno memoria del Battesimo, rinnovando le promesse battesimali e facendo la professione di fede.

A seguire, quindi alle 21.30 circa, inizierà il pellegrinaggio a piedi fino alla sede della Caritas diocesana, dove verrà alcuni volontari illustreranno ai presenti i servizi offerti dalla struttura: è questa attenzione ai poveri e ai fragili,  il gesto concreto di carità scelto dalla Vicaria.

Infine i pellegrini riprenderanno il cammino verso la chiesa Madonna del Suffragio, dove seguirà la liturgia penitenziale, durante la quale sarà possibile accostarsi al Sacramento della Confessione, grazie alla presenza e alla disponibilità dei preti della Vicaria.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per visitare la chiesa Madonna del Suffragio, che in questo Anno Giubilare 2025 è stata individuata dal vescovo Palmieri come uno dei cinque luoghi del perdono della Diocesi Truentina.

Costruita nel 1970 nella zona di espansione della città di San Benedetto del Tronto ed istituita la parrocchia nell’anno successivo con decreto vescovile di mons. Radicioni, la chiesa Madonna del Suffragio si caratterizza per l’uso quasi integrale del cemento armato lasciato a vista, all’esterno come all’interno.

Di rilievo la facciata, provvista di porticato, con al fianco il campanile. Come riportato infatti sul sito BeWeb (Beni Ecclesiastici in Web), la facciata, sopraelevata rispetto al sagrato di sette gradini per la presenza di una scalinata in pietra, presenta un porticato retto da due pilastri rettangolari, posti ad inquadrare la porta, e da due setti sempre rettangolari, posti lateralmente a marcare i margini sinistro e destro. Sopra la copertura piana del portico la scatola muraria in cemento armato faccia a vista è arricchita dalla presenza di una serie di eleganti nervature verticali. Di rilievo i giunti orizzontali che, coincidenti con le riprese di getto del conglomerato, segnano la parete in cemento armato. In tempi recenti, le superfici esterne in cemento armato sono state tinteggiate con una pittura protettiva che ne ha uniformato la colorazione verso una tonalità di grigio più chiaro.

All’interno dell’edificio sacro, sono di forte impatto l’illuminazione trasversale del presbiterio, il lucernaio cilindrico che concentra la luce zenitale sull’altare e la configurazione del soffitto con la trama delle travi calate, sempre in cemento armato a vista, poste in evidenza secondo un ordine non del tutto riconducibile ad una logica puramente strutturale. Presenti anche vetrate ad asola verticale, sviluppate a tutt’altezza, che illuminano l’edificio, in particolare in corrispondenza del presbiterio. Le superfici murarie interne sono in cemento armato a vista con motivi decorativi a bassorilievo ed inserti in legno. Il presbiterio, sopraelevato rispetto all’aula di tre gradini, si caratterizza per l’articolazione dei fuochi liturgici. L’ambone, l’altare e la custodia eucaristica si dispongono nella parte sinistra della parete fondale, raccogliendo tutta la luce; il fonte battesimale, invece, si trova nella parte destra del presbiterio caratterizzata da una seconda parete a lama che cela la presenza retrostante della sacrestia.

Carletta Di Blasio:
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