MONTALTO DELLE MARCHE – Uno spettacolo, scoppiettante e trascinante dalla prima all’ultima battuta Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte di Stivalaccio teatro è in scena martedì 1 aprile con l’interpretazione di Michele Mori e Marco Zoppello al Teatro della fiaba e della poesia di Montalto delle Marche per la stagione realizzata dal Comune e dall’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiC.
La stagione del Teatro della fiaba e della poesia è realizzata nell’ambito del progetto Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future, di cui AMAT è partner, e che vede Montalto delle Marche selezionato come borgo pilota della Regione Marche (“Attrattività dei Borghi” del MiC – linea di azione A del PNRR). Montalto delle Marche è quindi protagonista di un piano di rigenerazione che sta portando nell’area una radicale trasformazione urbana, sociale, culturale ed economica.
Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il XVI e XVII secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico. A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, poco importa, si improvvisa sul tema dell’amore e della fame, del sogno impossibile, dell’iperbole letteraria, della libertà di pensiero e di satira con “l’unico limite: il cielo” come direbbe Cervantes.
«Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico – dichiara la compagnia nelle note allo spettacolo –, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte… di salvare il teatro. Anche noi, attori dietro i “personaggi attori” abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di “tirare per la giacchetta” autori come Leopardi, Pulci, Ruzzante, Dante, De la Barca, Shakespeare e tanti altri».
Soggetto originale di Marco Zoppello, elaborazione dello scenario e dialoghi di Carlo Boso e Marco Zoppello, costumi e fondale Antonia Munaretti, maschere Roberto Maria Macchi, struttura scenografica Mirco Zoppello, disegno luci Matteo Pozzobon, produzione Stivalaccio Teatro, Teatro Stabile del Veneto — Teatro Nazionale.
Biglietti e informazioni presso biglietterie circuito AMAT / vivaticket (anche on line), biglietteria del teatro 338 2294521 (solo messaggi e chiamate WhatsApp), due giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 18 alle ore 20, il giorno di spettacolo da due ore prima dell’inizio previsto alle ore 21.15.
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