Bruxelles, Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea (Foto European Commission)

Di Sarah Numico

Sono già arrivati circa 150 contributi sulla piattaforma partecipativa dei cittadini dedicata al nuovo bilancio europeo. Sì, perché come parte integrante del percorso di definizione del bilancio a lungo termine dell’Unione (Quadro finanziario pluriennale, Qfp), che riguarderà gli anni 2028-2034la Commissione europea vuole conoscere le idee dei cittadini e quindi ha aperto una fase di consultazione.

Priorità e azioni tangibili. Predisporre un Quadro finanziario pluriennale significa infatti definire gli importi massimi che il bilancio dell’Unione può stanziare per i suoi principali settori di attività, corrispondenti alle politiche dell’Unione. Per questo la presidente Ursula von der Leyen, aprendo la fase di consultazioni il 12 febbraio scorso, aveva spiegato la volontà di far sì che il prossimo bilancio rafforzi “la visione condivisa della nostra Unione per il futuro e traduca le nostre priorità comuni in azioni tangibili”. L’obiettivo della Commissione è arrivare a una proposta di bilancio che sia “più semplice, meglio mirato e più incisivo”.

Erasmus, anziani, mass media. Da qui la piattaforma dove ogni singola persona può esprimersi o interagire con contributi e interventi di altri cittadini e cittadine.Così, tra le proposte già pubblicate, la richiesta di più soldi ai programmi internazionali per gli studenti (Erasmus+), investimenti nell’energia verde, politiche e risorse a beneficio degli anziani (dai farmaci gratuiti a risorse per contrastare il maltrattamento e l’abbandono).C’è chi chiede misure a tutela del pluralismo dei media, oggi “posseduti in massa da pochi miliardari per promuovere la loro ideologia egoistica”, sostenendo “una convenzione europea dei cittadini sui mezzi di comunicazione, e dando risorse per attuarne le decisioni”. O c’è ancora chi, alla luce dei processi avviati dalla Conferenza sul futuro dell’Europa circa l’impegno civico nell’Ue, chiede che il nuovo quadro finanziario stanzi “maggiori risorse per coinvolgere i cittadini europei di ogni angolo e provenienza dell’Unione nel futuro della legislazione europea”, con dibattiti su temi socialmente significativi a livello europeo, nazionale e regionale. Oppure – dall’Italia – la proposta che si garantisca “un accesso più flessibile ai prestiti e domande di sovvenzione semplificate, per aiutare l’innovazione a prosperare” e c’è chi chiede una norma a livello dell’Ue in base alla quale i cittadini possono convogliare parte del loro gettito fiscale – tra un minimo dell’1% e un massimo del 3% dell’imposta sul reddito – per le organizzazioni della società civile impegnate nello sviluppo e nella manutenzione di centri e spazi per i giovani.

Tre sessioni di lavoro. I contributi raccolti sulla piattaforma confluiranno nelle riflessioni e nelle proposte del panel di cittadini in partenza nei prossimi giorni. È stato infatti costituito un gruppo di 150 cittadini europei chiamati a esprimersi sul nuovo bilancio dell’Ue. Selezionati casualmente dai 27 Stati membri dell’Ue, da contesti diversi, in un mix equilibrato di genere, età, livelli di istruzione e profili socioeconomici,i 150 si riuniscono a Bruxelles il 28-30 marzo, poi una seconda volta online (dal 25 al 27 aprile) e una terza volta di nuovo in presenza a Bruxelles (dal 16 al 18 maggio).Sulla piattaforma si potranno seguire online le sessioni plenarie dei dibattiti. Il panel dovrà quindi elaborare un contributo sintetico conclusivo per la Commissione.

Sette temi prioritari. Accanto alla piattaforma, si può partecipare a una serie di consultazioni pubbliche su alcune questioni di fondo, identificate dalla Commissione per supportare il lavoro preparatorio. La suddivisione dei temi, precisa la nota che accompagna la consultazione, “non intende pregiudicare l’architettura dei programmi futuri”. I temi identificati sono sette: l’azione esterna dell’Ue; l’attuazione dei finanziamenti Ue con Stati membri e regioni; competitività; un grande ambito che raggruppa istruzione, formazione e solidarietà transfrontaliere, giovani, media, cultura e settori creativi, valori e società civile; protezione civile, preparazione e risposta alle crisi; mercato unico e cooperazione tra autorità nazionali; performance del bilancio Ue. La consultazione è aperta fino al 6 maggio.

Il tour del commissario Serafin. C’è poi il commissario al bilancio Piotr Serafin che sta facendo un tour in giro per l’Europa per ulteriori incontri e consultazioni con istituzioni, stakeholder, beneficiari del bilancio dell’Ue, mentre un invito al coinvolgimento nelle riflessioni sul futuro bilancio dell’Ue è stato chiesto a tutte le istituzioni e agli organi dell’Ue, nonché ai partner che attuano il bilancio dell’Unione. Tutto questo lavoro servirà all’esecutivo europeo per definire la proposta di nuovo bilancio che, è già stato annunciato, sarà pubblicata entro luglio. La discussione si sposterà poi al Parlamento europeo e agli Stati membri per una lunga fase di negoziazione. Il nuovo bilancio dovrà avere l’approvazione unanime di tutti gli Stati membri e della maggioranza dei deputati al Parlamento europeo.

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