“C’è stato un ampio e vivace dibattito, con moltissime richieste di modifiche al testo, che oggi passerà al vaglio dei 30 gruppi di lavoro per proporre emendamenti, integrazioni e cancellazioni” e dare vita poi alla nuova versione delle 50 Proposizioni, che verrà inviata ai vescovi per la formulazione del documento finale nella prossima Assemblea della Cei di maggio. Così mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, ha sintetizzato la seconda giornata della seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, in corso a Roma fino al 3 aprile.
Il nuovo testo delle Proposizioni – ha reso noto mons. Castellucci nel briefing odierno in Aula Paolo VI – verrà votato dall’assemblea giovedì prossimo, a conclusione dei lavori, e poi diffuso, con i rispettivi voti. Nelle due sessioni di lavoro di oggi ci sono stati 80 interventi nella prima sessione, di cui 28 pronunciati e il resto consegnati per iscritto, e 75 interventi nella seconda sessione, di cui 23 pronunciati. “Convergenza”: è questa, per don Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei, la parola d’ordine da tenere presente per le due mezze giornate dei lavori di gruppo, in cui occorre “individuare gli elementi di priorità” su cui sta confluendo il cammino sinodale. “La Chiesa – ha spiegato – non è un Parlamento: stiamo lavorando per trovare convergenze. Le Proposizioni non sono il punto finale, ma ognuna di esse è come una finestra che si apre su un panorama”. “Non c’è nessun documento nel cassetto, scritto e nascosto”, ha assicurato mons. Valentino Bulgarelli, segretario del Comitato nazionale del Cammino sinodale: “Stiamo cercando di scrivere un testo insieme, ed è la prima volta in Italia che si lavora in questa maniera sinodale”. “Il metodo è inedito”, ha confermato Castellucci, “ma non siamo in alto mare: tutti questi quattro anni di cammino sinodale sono trascorsi tra alti e bassi. Ci sentiamo a largo, come dice Gesù, cioè sentiamo di navigare in acque non tropo esplorate, e per questo confidiamo nel vento dello Spirito Santo”. Domani pomeriggio, alle 15.30, i partecipanti si ritroveranno in Aula Paolo VI da dove – dopo un momento di riflessione con la testimonianza di don Claudio Burgio, della mamma di Sammy Basso e di una coppia di missionari – partirà il pellegrinaggio giubilare verso la basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 sarà celebrata la messa.
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