SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un Patto Educativo di Comunità, sottoscritto da Scuola, Giovani, Famiglie, Comune ed Associazioni, per un impegno collettivo volto a costruire un’alleanza educativa stabile e duratura: è questa la proposta giunta ieri, 2 Aprile 2025, sulla scrivania del prof. Maurilio Piergallini, dirigente del Liceo Classico Giacomo Leopardi di San Benedetto del Tronto, a firma dei signori Ippolito Capocasa e Alessia Malaguti, rappresentanti dei genitori di una classe terza.
La proposta, per stessa ammissione dei suoi sottoscrittori, è stata ispirata dalle riflessioni contenute nella lettera dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicepresidente della CEI e vescovo delle Diocesi del Piceno, scritta dal prelato all’indomani dell’omicidio del giovane Amir (leggi qui la lettera di mons. Palmieri: Omicidio a San Benedetto, Vescovo Gianpiero: È il momento di risvegliarci? L’appello per un nuovo patto educativo).
“Egregio Dirigente – si legge nella lettera dei genitori –, Le saranno sicuramente noti gli ultimi tristi avvenimenti che hanno portato la città di San Benedetto alla ribalta nazionale e che hanno sconvolto la Comunità tutta. Ci riferiamo in particolare all’omicidio di Amir, avvenuto qualche giorno fa davanti al un noto locale della nostra città, molto frequentato da adolescenti. Triste epilogo di un crescente clima di violenza e rissosità, tentativi di violenza sessuale e accoltellamenti tra ragazzi, avvenuti nei mesi precedenti. Questo episodio rende tragicamente evidente la situazione di disagio e solitudine, in cui versano i ragazzi, che si manifesta in modi diversi: abuso di alcool, uso di stupefacenti, crisi di panico, autolesionismo, ecc…
Come anche il nostro Vescovo Giampiero ha evidenziato, ‘è il momento di fermarci tutti per non passare oltre’ e proporre un progetto educativo che coinvolga Scuola, Comune, Associazioni del territorio, Giovani e Famiglie, per un impegno collettivo volto a costruire un’alleanza educativa stabile e duratura“.
Sei le caratteristiche principali che, secondo i genitori, questo Patto Educativo dovrebbe avere. Esso dovrebbe essere:
“Funzionale: risponde concretamente ai bisogni dei ragazzi e della comunità educante.
Inclusivo: si impegna a supportare le persone con maggiori difficoltà; ogni persona infatti è considerata una risorsa per l’intera Comunità.
Sostenibile: promuove relazioni solide e durature, integrandosi con le politiche sociali e territoriali esistenti.
Multiculturale: accoglie una pluralità di attori, valorizzando la diversità.
Partecipativo: mette famiglie e ragazzi al centro del processo educativo.
Locale: valorizza le risorse e le peculiarità del territorio”.
Concludono i genitori: “L’idea del Patto Educativo parte dall’invito che ci rivolge il nostro Vescovo Gianpiero e che abbiamo sentito di raccogliere e far partire dalla Scuola, contenitore delle risorse umane, pluralità, diversità e cultura, che sono le materie prime per la creazione della società del futuro”.
Franco Veccia, delegato per la regione Marche dell’Ufficio di Pastorale Sociale, nonché direttore dello stesso Ufficio per la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, dichiara: “Ho accolto con gioia la proposta di questi genitori. I tempi sono maturi per fissare già un primo incontro con l’intento di formulare insieme un Patto Educativo di Comunità, cioè un accordo tra le Scuole, gli Enti Locali, le Istituzioni Pubbliche, la Diocesi, le Associazioni e anche le i titolari di Attività Private per la realizzazione di progetti educativi e pedagogici che aiutino i nostri figli a crescere sereni e sicuri. La lettera è stata firmata dai genitori rappresentanti di classe del Liceo Classico, ma è da intendersi idealmente estesa a tutti gli Istituti Scolastici del territorio diocesano. Un primo contatto è stato preso anche con alcuni assessori del Comune di San Benedetto del Tronto che hanno dato disponibilità. Da qui partiremo per coinvolgere poi l’intera comunità diocesana del Piceno, poiché crediamo che i nostri ragazzi siano il capitale umano più prezioso che abbiamo“.