Rappresentanti d’istituto Guastaferro

SAN BENEDETTO DEL TRONTOGiorgia Palestini, Elena Verrecchia e Nicholas Bruni, rappresentanti dell’Istituto d’istruzione superiore “Antonio Guastaferro” di San Benedetto del Tronto, raccontano le principali urgenze che vivono a scuola e nella società, riflettendo sul rapporto con la fragilità, la solitudine e la connessione digitale. Parlandoci anche dei loro sogni e valori, immaginando un futuro diverso e una società più equa.

Quali sono le principali urgenze che avvertite a scuola e nella società? Quali problematiche emergono con maggiore intensità?

Le principali urgenze che percepiamo sia a scuola che nella società riguardano la necessità di un supporto psicologico più accessibile, fondamentale per affrontare le disuguaglianze sociali presenti in vari contesti. Le problematiche più evidenti sono proprio legate alla gestione delle difficoltà emotive e relazionali, che risultano amplificate da disparità economiche e sociali.

Come vivete il rapporto con la fragilità e la solitudine? Vi sentite iperconnessi ma isolati? Quali soluzioni vedreste possibili?

Il concetto di fragilità e solitudine è complesso: è importante capire che non si tratta di debolezze, ma di aspetti da cui trarre forza. Convivere con le proprie debolezze è, infatti, un segno di crescita e maturità. Riguardo la solitudine, la tecnologia ha reso molti iperconnessi, ma la connessione digitale non sempre colma il vuoto emotivo. Una possibile soluzione sarebbe quella di sviluppare maggiore consapevolezza nell’uso dei dispositivi tecnologici, favorendo invece relazioni e rapporti autentici, basati su sincerità e lealtà.

Quali sono i vostri sogni e valori? Cosa immaginate per il vostro futuro e per quello della società?

I nostri sogni e valori si basano principalmente sulla comprensione reciproca. Vogliamo essere ascoltati e capiti, in un contesto di sicurezza, rispetto e innovazione. Immaginiamo un futuro in cui la società sia equa per tutti, senza discriminazioni, dove la sicurezza sia maggiore rispetto a quella attuale, e in cui ognuno possa godere della propria libertà senza paura. Vorremmo anche che la tecnologia venga usata in modo più sano e responsabile, al servizio di relazioni umane più sincere e genuine.

 

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