
Di Giuseppe Muolo
Piccolissimi pellegrini crescono. La Croce del Giubileo è nettamente più pesante di loro, ma quasi non sentono la fatica. C’è chi la tiene sulle spalle, chi prova a sorreggerla con le mani per non farla cadere, chi perde per un attimo il gruppo, ma poi con una corsetta si rimette in fila ancora più carico di prima.

(Foto Muolo/Si)r
Vanno un po’ a zig-zag lungo il percorso tracciato su via della Conciliazione, ma non perdono mai la rotta. I loro zainetti formano una scia colorata. Si fermano per un breve ‘pitstop’ davanti alla chiesa di Santa Maria in Traspontina. Recitano un’Ave Maria e ripartono subito. La basilica di San Pietro si fa sempre più vicina. Non vedono l’ora di varcare la Porta Santa.
Il primo Giubileo. Sono undici bambini. Hanno dai tre ai cinque anni. Con loro ci sono alcuni genitori. Li hanno accompagnati oggi, 8 aprile, per fargli vivere il loro primo Giubileo. Fanno parte della comunità di Nomadelfia, fondata da don Zeno Saltini nel 1931. Un insieme di famiglie cattoliche che vivono secondo la fraternità evangelica, a 8km da Grosseto. “Abbiamo deciso di portare a Roma i bambini per far vivere loro un’esperienza ecclesiale – racconta Francesco, un responsabile della comunità -. Nonostante siano ancora molto piccoli, è importante che comincino a sentirsi parte della Chiesa. Speriamo che sia per loro un bel momento, che magari potranno ricordarsi tra venticinque anni”. I bambini sono le star della mattinata. Passanti, turisti e altri pellegrini si fermano a guardarli sorridendo. Ma loro non se ne accorgono. Sono troppo concentrati sulla loro missione.
photosmash_disabled-mediaelement”>
photosmash_disabled-layers”>
photosmash_disabled-overlay mejs-layer mejs-overlay-play”>
photosmash_disabled-overlay-button” tabindex=”0″ role=”button” aria-label=”Play” aria-pressed=”false”>
photosmash_disabled-controls”>
photosmash_disabled-button mejs-fullscreen-button”>Nel frattempo, altri gruppi si preparano a partire da piazza Pia, dopo aver preso la Croce. Chiara sta aspettando suo papà e sua nonna. “Io ho già varcato la Porta Santa nel 2000 – racconta la ragazza -. Ma non mi ricordo niente, avevo solo tre anni. Rifarlo adesso con loro è una grande emozione. Sono contenta che il Papa si stia riprendendo – aggiunge -. Spero che possa ritornare presto a partecipare più attivamente al Giubileo”.
0 commenti