GROTTAMMARE – Sono iniziate questa mattina, lunedì 14 aprile, alle ore 5, nella chiesa di San Giovanni Battista a Grottammare, le tradizionali Quarant’ore di Adorazione al Santissimo Sacramento. La celebrazione iniziale è stata presieduta dal parroco, Mons. Federico Pompei, con una funzione che ha visto la partecipazione dei fedeli fin dalle prime luci dell’alba. Il Santissimo resterà esposto ininterrottamente, sorvegliato giorno e notte, fino alle ore 21 di martedì 15 aprile, quando si concluderà il momento di preghiera.
“Invito tutti a continuare la tradizione della messa del lunedì santo con le 40 ore di Adorazione – ha esortato Mons. Federico – partecipiamo attivamente, completamente e devotamente, con fede e intelligenza. L’adorazione sia un momento forte di ricarica spirituale per la nostra vita di relazione con gli altri. Preghiamo soprattutto perché la Speranza non venga meno, in questo tempo di incertezza, confusione e contrasti”.
Mons. Pompei ha inoltre sottolineato come questo momento di adorazione rappresenti una preparazione profonda e spirituale in vista del Triduo Pasquale.
Una devozione secolare
La solenne e antichissima devozione delle Quaranta Ore si rinnova ogni anno a Grottammare. Le sue origini risalgono alla costituzione della Confraternita “SS.mi Corporis Cristi”, citata già in una Visita Pastorale del 3 ottobre 1568. La presenza di questa confraternita è attestata anche in un documento contabile del Comune datato 1585. Più tardi, nel 1757, venne fondata la “Confraternita dell’Addolorata”, che si unì successivamente ad altre realtà devozionali, fino ad essere aggregata nel 1758 alla “Compagnia della Morte” di Roma.
Ancora oggi, la Confraternita dell’Addolorata cura e organizza la celebrazione delle Quaranta Ore il lunedì dopo la Domenica delle Palme, mantenendo viva una tradizione tanto sentita quanto rispettata dalla comunità grottammarese e non solo.
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