Striscia di Gaza: bombe israeliane sull’ospedale battista al Ahli

(Foto AFP/SIR)

Attacco notturno della aviazione israeliana sull’ospedale al Ahli di Gaza, noto anche come l’ospedale Battista. Danni gravi si sono registrati alla struttura, in particolare all’ingresso, al Pronto Soccorso, alla farmacia, al laboratorio di Genetica, al reparto chirurgico e alle macchine per la produzione di ossigeno destinato alle unità di terapia intensiva. Secondo la Protezione civile di Gaza, l’attacco aereo è scattato intorno alla mezzanotte, “pochi minuti dopo l’ordine dell’esercito israeliano di evacuare pazienti, feriti e accompagnatori dall’edificio”. Lo stesso nosocomio era già stato colpito il 17 ottobre del 2023 con un bilancio di quasi 500 morti. All’epoca Israele respinse ogni addebito, sostenendo che era stato un razzo della Jihad Islamica a colpire la struttura in cui avevano trovato rifugio centinaia di sfollati nei primi giorni del conflitto. L’esercito israeliano (Idf) ha affermato che il raid della notte scorsa ha preso di mira un centro di comando di Hamas che si trovava all’interno dell’ospedale colpito. “Il complesso era usato dai terroristi per pianificare e eseguire attacchi terroristici contro le forze dell’Idf e i cittadini dello Stato di Israele”, si legge in una nota dell’esercito che sottolinea che sono state adottate le misure per ridurre le vittime civili, compresa quella di avvisare la popolazione dell’area prima del raid.
In una nota, diffusa oggi, il vescovo anglicano di Gerusalemme, mons. Hosam Naoum, condanna “con la massima fermezza gli attacchi missilistici contro l’ospedale Ahli Arab”, gestito dalla Chiesa anglicana di Gerusalemme, che hanno causato danni collaterali anche agli edifici circostanti, tra cui la chiesa di San Filippo. “Solo venti minuti prima dell’attacco – si legge nel testo – l’esercito israeliano ha ordinato a tutti i pazienti, al personale e agli sfollati di evacuare immediatamente i locali dell’ospedale prima del bombardamento. Ringraziamo Dio che non ci siano stati feriti o morti a causa del bombardamento. Tuttavia, un bambino, che in precedenza aveva subito un trauma cranico, è tragicamente morto a causa dell’evacuazione affrettata”. La Diocesi anglicana di Gerusalemme si dice “sconvolta per il bombardamento dell’ospedale”, il quinto dall’inizio della guerra nel 2023. Quest’ultimo avvenuto nella mattina della Domenica delle Palme che segna l’inizio della Settimana Santa. “Invitiamo – si legge nel messaggio – tutti i governi e le persone di buona volontà a intervenire per fermare ogni tipo di attacco contro le istituzioni mediche e umanitarie. Preghiamo e chiediamo la fine di questa orribile guerra e delle sofferenze di così tante persone”.

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