L’incontro del Vescovo Palmieri con i bambini e i genitori dell’Istituto delle Concezioniste: “La nostra vita è sempre benedetta da Dio”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovedì 10 aprile, presso l’Istituto scolastico delle Suore Concezioniste di San Benedetto del Tronto, si è svolto un momento di intensa spiritualità che ha visto la partecipazione del Vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Gianpiero Palmieri. L’incontro ha coinvolto bambini e genitori in un’esperienza di preghiera e riflessione, culminata nell’Adorazione Eucaristica.

La serata si è articolata attorno alla lettura di tre brani del Vangelo, alla riflessione del Vescovo e alla condivisione di una parte dell’omelia di don Tonino Bello. Il cuore dell’incontro è stata l’Adorazione Eucaristica, durante la quale Mons. Palmieri ha voluto sottolineare il valore del silenzio nella preghiera:

“La preghiera non ha sempre bisogno di parole. A volte, rimanere in silenzio davanti a Gesù Sacramentato è il modo più autentico per entrare in dialogo con Lui. È una preghiera fatta di sguardi. Quando due persone si vogliono bene, si comprendono anche senza parlare. Così, nel silenzio dell’adorazione, scopriamo che è Dio a guardare noi, a parlarci nel profondo.”

Durante la meditazione, sono stati letti tre brani evangelici, ciascuno portatore di un messaggio forte e attuale. Il primo ha narrato l’annuncio della Passione: Gesù, consapevole del pericolo, sceglie di non fuggire e si dirige verso Gerusalemme, compiendo un gesto di amore coraggioso e radicale.

Nel secondo brano è stato evocato il confronto tra Gesù e Pilato. Alla domanda del governatore: “Sei tu il re?”, Gesù risponde: “Sì, ma il mio regno non è di questo mondo”. Poi tace. Quel silenzio, ha spiegato il Vescovo, è carico di significato: Pilato, pur sapendo dell’innocenza di Gesù, sceglie di condannarlo. Così facendo, passa dalla parte della menzogna, rinnegando la verità che pure aveva cercato.

Il terzo brano, tratto dal Vangelo di Giovanni, ha parlato del discepolo amato. Da quel momento in poi, il Vangelo non lo chiama più con il suo nome, Giovanni, ma semplicemente “il discepolo amato”, per suggerire che in lui possiamo riconoscerci tutti. Un invito, questo, a sentirci parte attiva della Passione di Cristo, destinatari diretti dell’amore che Gesù dona fino alla fine.

L’Adorazione è stata accompagnata dai canti dei bambini della scuola, che hanno aggiunto un tocco di tenerezza e bellezza alla celebrazione.

La serata si è conclusa con la lettura di una parte dell’omelia di don Tonino Bello sulla sofferenza. Mons. Palmieri ha voluto ricordare le parole del vescovo di Molfetta, che raccontava di una croce temporaneamente spostata durante i lavori in Duomo, sulla quale era stato scritto: “collocazione provvisoria”. Un’immagine potente, che don Tonino usava per dire che anche il dolore, come la croce, non è per sempre:

“Il male ha dei limiti. Dopo il buio torna la luce, dopo la fatica arriva il riposo. Chiediamo a Dio di benedire le nostre vite: il suo amore dice bene di noi, ci guarda con misericordia e speranza. La nostra vita è sempre benedetta da Dio, sempre e comunque.”

Patrizia Neroni:
whatsapp
line