“La foto di Samar Abu Elouf, premiata come World Press Photo of the Year, è un simbolo potente della tragedia immane che stanno vivendo i bambini e le bambine nella Striscia di Gaza. Quest’immagine, che ritrae un bambino mutilato a seguito di un attacco, non è un caso isolato, ma rappresenta la terribile realtà di migliaia di innocenti coinvolti in questo conflitto devastante”, lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. “I dati ci dicono che oltre 34.000 bambini palestinesi sono stati feriti dall’inizio delle ostilità, immaginate come se quasi tutta la città di Gorizia fosse in questa condizione. Un numero spaventoso, che si aggiunge a quello ancora più tragico dei minori uccisi, che superano i UNICEF e per non parlare del numero indefinito di quelli rimasti soli”, aggiunge Iacomini. “Le ferite che riportano questi bambini non sono solo fisiche – e questa foto ne è una testimonianza straziante – ma anche psicologiche. Questa foto ci obbliga a guardare, a non voltare le spalle di fronte alla sofferenza inflitta ai bambini di Gaza e a tutti quelli vittime delle guerre che oggi colpiscono 59 Paesi nel mondo”. “L’immagine premiata dal World Press Photo non è solo una fotografia – conclude -, è un monito che non possiamo e non dobbiamo ignorare”.