
“Il libro di Giobbe parla poeticamente delle stelle del mattino che cantano di gioia al loro creatore”. Lo afferma fratel Guy Consolmagno, direttore della Specola Vaticana, in un commento al Sir sui recenti risultati del telescopio spaziale James Webb, che ha rilevato possibili biosegnali nell’atmosfera del pianeta K2-18b. “La nostra tradizione è perfettamente a suo agio con l’idea che l’intero universo sia la creazione dello stesso Creatore”, prosegue l’astronomo gesuita, “che può dare origine alla vita ovunque e in qualunque modo Egli scelga”. Riguardo alle ipotesi di vita microbica su pianeti extrasolari, fratel Consolmagno conclude: “Come scienziato, attendo con interesse ulteriori prove sulla possibilità dell’esistenza di forme di vita oltre la Terra”.
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