COLLI DEL TRONTO – Martedì 15 Aprile 2025, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, Nazzareno Quinzi ha ricevuto il Premio Nazionale Segni di Pace Award 2025 nel settore della Diplomazia Culturale per la promozione della pace fra tutte le nazioni del mondo”. 

L’iniziativa, che è stata organizzata dall’Ambassador Renato Ongania, Direttore di Cattedra della Pace, è stato patrocinato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed ha coinvolto enti, università, centri di ricerca ed associazioni distribuite in 71 Paesi nel mondo. Oltre 400 le persone e gli enti che sono stati premiati durante una cerimonia che si è svolta in diretta, alla presenza del Ministro Adolfo Urso, come “Segni di Pace”, ovvero per essersi distinte nella promozione di una pace positiva e nella divulgazione di valori umani e della persona ritenuti essenziali.  Tra questi anche Nazzareno Quinzi, un nome di rilievo nell’ambito della promozione della pace e dei diritti umani, con un impegno che va avanti da oltre trent’anni. La sua opera, che si colloca a cavallo tra il sociale, il culturale e l’umano, ha toccato le comunità locali, nazionali ed internazionali.

Queste le parole di Quinzi: “L’evento si ispira alla “Lode alla Pace” di Sant’Agostino che ben riassume come ogni persona possa essere strumento e segno di pace nel mondo, promuovendo la cultura della giustizia sociale, della fratellanza, della cooperazione, della solidarietà, che in definitiva sono tutte declinazioni dell’amore. Sono molto orgoglioso di aver ricevuto tale riconoscimento e mi impegnerò ancora di più ad essere operatore di pace, dialogo e mediazione nei conflitti. Spero vivamente che, anziché fomentare le guerre, si trovino sempre nuove strade per la negoziazione e la diplomazia anche in ambito internazionale e che, su ogni soffio di guerra, prevalgano sempre il vento forte e potente della conciliazione e della pace”.

Attualmente, Quinzi è membro del Comitato di Coordinamento Nazionale di Religions for Peace, un’organizzazione con sede a Roma che promuove il dialogo interreligioso per la pace. Inoltre, fa parte del Comitato d’Onore della Unipax Internazionale per i Diritti Umani e la Pace tra i Popoli, un organismo dedito alla protezione dei diritti umani e alla diffusione della cultura della pace a livello mondiale.

Uno dei suoi contributi più significativi è stato nel ruolo di Presidente della Consulta per la Pace della Provincia di Ascoli Piceno. Durante il suo mandato, ha organizzato, in collaborazione con altre realtà e associazioni, un’asta di quadri d’autore che, per dieci anni consecutivi, ha permesso di raccogliere circa 600.000 euro. Questi fondi sono stati destinati a missionari locali per progetti di irrigazione, ospedali e scuole in aree del Terzo Mondo, migliorando in modo tangibile la vita di molte persone in contesti difficili.

Nel 2009, Quinzi è stato uno dei fondatori dell’Università per la Pace presso la Regione Marche, un’istituzione dedita alla promozione di studi e iniziative legate alla pace. Tra le idee più innovative da lui realizzate, c’è la creazione della Bandiera per la Pace, un riconoscimento destinato alle scuole che implementano progetti di educazione alla pace. Questo progetto, portato avanti in collaborazione con il MIUR regionale, ha l’obiettivo di promuovere valori di pace, solidarietà e dialogo tra le nuove generazioni.

Il Prefetto di Ascoli Piceno ha riconosciuto l’importanza del lavoro di Quinzi, nominandolo referente per tutte le comunità religiose del Piceno. Questa nomina si inserisce in un contesto più ampio di promozione del dialogo interreligioso, un settore in cui Quinzi è stato un pioniere. È infatti promotore di numerosi incontri tra religioni cristiane, islamiche e orientali, come induismo, buddhismo e sikhismo.

L’impegno di Nazzareno Quinzi lo scorso anno è stato riconosciuto anche a livello accademico. La International University of Peace Switzerland gli ha conferito una Laurea Honoris Causa in Scienze della Pace, con la seguente motivazione: “Per il suo lodevole e instancabile impegno nel campo culturale, sociale e umanitario, inteso all’esaltazione dei valori dell’amore, della pace, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e della fratellanza fra i popoli”.

Ai riconoscimenti già ottenuti, si aggiunge dunque questo ulteriore premio che è molto prestigioso: l’operato della Cattedra della Pace e il Premio “Segni di Pace”, infatti,  sono riconosciuti dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (DESA) e dal Norwegian Nobel Institute (Svezia), che accoglie le candidature per l’annuale Premio Nobel per la Pace.

A Quinzi vanno le congratulazioni della redazione e dei lettori del Giornale L’Ancora.

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