Di Fernando Ciarrocchi

MONTEPRANDONE – Come avviene ogni anno sin dal lontano 1859 — fatta eccezione per la dolorosa interruzione causata dalla pandemia di COVID-19 — le suggestive rue del centro storico di Monteprandone, terra natale di San Giacomo della Marca, hanno fatto da cornice alla solenne Processione del Cristo nella serata del Venerdì Santo, organizzata dalla Confraternita della pietà e della morte della Parrocchia di San Nicolò di Bari.

Alle 21 in punto di ieri sera, puntuale come da tradizione, la splendida bara in legno intarsiato e impreziosita da decorazioni in oro zecchino ha varcato la soglia della chiesa parrocchiale, accolta da due ali di folla composta da fedeli e visitatori giunti anche dai paesi limitrofi. All’interno della bara, portata a spalla da quattro portatori che si alternano lungo il percorso, riposa la pregevole statua lignea del Cristo morto, simbolo di fede e di intensa devozione popolare.

A rendere ancora più suggestivo il corteo, composto da circa trecento figuranti, le statue della Madonna Addolorata — particolarmente toccante nella sua espressione — e di San Giovanni. Seguono le “Sette Parole”, le donne in lutto vestite di nero, il coro, la banda musicale e una moltitudine di fedeli che percorrono in raccoglimento le vie del paese.

L’edizione di quest’anno è stata segnata da un’emozione particolare per il commosso ricordo di Bernardo Mercatili, figura storica e amatissima della comunità monteprandonese, venuto a mancare improvvisamente lo scorso settembre. Per decenni Bernardo è stato anima e colonna portante dell’organizzazione della Processione, che curava con passione e dedizione. La sua memoria è stata omaggiata con affetto, stima e gratitudine da tutti i presenti.

A conclusione del corteo, la predica di Padre Lorenzo Turchi ha offerto un momento di riflessione e raccoglimento, seguita dai sentiti ringraziamenti del parroco Don Vincent. Un grazie particolare è stato rivolto al sindaco Sergio Loggi, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, al consigliere provinciale Antonio Riccio per la Provincia di Ascoli Piceno, al Luogotenente Gabriele Luciani della locale Stazione dei Carabinieri e al Comando Provinciale per la presenza dei due militari in alta uniforme. Riconoscimenti sono andati anche al Comandante della Polizia Locale, al personale della Protezione Civile e a tutti coloro che, con il loro impegno silenzioso, hanno reso possibile lo svolgimento ordinato e intenso di una delle tradizioni più care alla comunità di Monteprandone.

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