Don Lorenzo Bruni, don Luis Sandoval e don Nicola Spinozzi a Roma per salutare Papa Francesco

DIOCESI – Tra la folla ingente di fedeli che in queste ore si sono recati a Roma per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, ci sono anche alcuni sacerdoti delle Diocesi del Piceno.

Don Lorenzo Bruni, don Luis Reynaldo Sandoval Vegas e don Nicola Spinozzi sono andati nella Capitale nella notte tra Mercoledì 23 e Giovedì 24 Aprile.

“Poco dopo la conclusione della Santa Messa concelebrata nella cattedrale Santa Maria della Marina, in San Benedetto del Tronto, ci siamo messi in viaggio per Roma – racconta don Lorenzo Bruni -. Prima di partire, ci siamo anche consigliati con il vescovo Gianpiero, che ha presieduto la Celebrazione e che ci spronato ad andare, ammirando la nostra audacia e dandoci anche la sua Benedizione, che – devo dire – ha sortito pienamente l’effetto desiderato!”.

Partiti intorno alla mezzanotte, i tre preti della Diocesi Truentina sono arrivati alle 2:30 della notte. “Abbiamo trovato parcheggio sul lungotevere – prosegue don Lorenzo -; quindi, dopo poche centinaia di metri a piedi, siamo entrati, alle 3:00 circa, in una Piazza San Pietro completamente vuota, così come lo era anche la navata della Basilica. Abbiamo sostato, vegliando in preghiera, accanto alla bara di Papa Francesco per circa un’ora buona. Poi, fatta colazione, siamo ripartiti per tornare a casa, dove siamo rientrati verso le 8:00 di ieri mattina”.

Conclude don Lorenzo: “Papa Francesco è stato davvero un padre compassionevole e presente con tutti quelli che hanno avuto bisogno di Dio. Con la nostra visita abbiamo voluto ricambiargli quella prossimità da lui usata con le persone e mostrare, anche a costo di sacrificare il riposo notturno, un po’ di quella gratitudine che la Chiesa in questi giorni vuole pubblicamente esprimergli. Abbiamo ringraziato il Signore per avercelo donato e, oltre ad aver pregato per lui, abbiamo rivolto al Padre una preghiera per la Chiesa tutta, perché prosegua strenuamente il cammino da lui indicato, fatto di misericordia, perdono, giustizia, pace e speranza”.