Papa Francesco e il Giappone

(Foto Vatican Media/SIR)

Di Massimo Succi

Tokyo – Anche il Governo giapponese intende prendere parte alle esequie di Papa Francesco. A darne notizia la sera del 24 aprile (ora locale) i media nipponici che indicavano il ministro degli Esteri Takashi Iwaya quale probabile rappresentante del Giappone al funerale di sabato 26 aprile.

Il giorno stesso del decesso del Santo Padre il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba aveva scritto così al card. Pietro Parolin, già segretario di Stato Vaticano:

“Una grande perdita non solo per lo Stato Vaticano e per i cattolici ma per l’intera comunità internazionale. A nome del governo e del popolo giapponese esprimo le più sentite condoglianze”.

Il ministro Takashi nello stesso giorno gli aveva inviato a mons. Gallagher, già segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali, un messaggio ricordando come durante il suo pontificato Papa Francesco si sia adoperato per promuovere una diplomazia della pace e per risolvere questioni globali come i problemi ambientali. Aveva quindi sottolineato come la visita del Papa nel 2019 avesse rappresentato un’opportunità per un grande balzo in avanti nelle relazioni di amicizia tra Vaticano e Giappone.

Anche l’imperatore Naruhito e l‘imperatrice consorte Masako hanno voluto manifestare il loro cordoglio al nunzio apostolico, mons. Francisco Escalante Molina, tramite il loro rappresentante più alto in carica che il 23 aprile si è recato personalmente presso la Nunziatura al centro di Tokyo per porgere le condoglianze della Casa imperiale. L’imperatore aveva avuto nel 2019 un incontro privato di mezz’ora con il Papa in occasione del suo viaggio in Giappone.

Ma a rendere omaggio al Santo Padre non sono solo autorità e istituzioni ma anche la gente comune, cattolici e non, che si sta recando proprio al palazzo della Nunziatura dove è stata allestita, all’ingresso, una postazione con un’immagine del Santo Padre, con gigli bianchi, con un tavolo sul quale è posto un quaderno per poter lasciare impresso un proprio pensiero. Alla postazione, accessibile dal 23 al 25 aprile, vi si recano molte persone che si fermano fissando lo sguardo sull’immagine del Papa, forse pensando alla sua vita o alle parole e ai gesti da lui compiuti durante le sue visite a Nagasaki, Hiroshima e Tokyo. “Sono rimasta sorpresa e addolorata della notizia della morte del Papa. Lo avevo visto in televisione il giorno di Pasqua. È una notizia davvero triste! Trasmetteva forza e umanità. Speravo recuperasse la salute e continuasse la sua opera”.

“Penso che il messaggio di pace che ci ha consegnato sia molto importante, perché la situazione mondiale potrebbe deteriorarsi ulteriormente. È un messaggio, il suo, da non dimenticare”.

Sono le testimonianze, tra le tante, di due donne recatesi alla Nunziatura a rendere omaggio al Santo Padre scomparso e riportate da alcuni media giapponesi.

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