SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella seduta del Consiglio Comunale del 26 novembre verrà posto in discussione il bilancio consolidato del “Gruppo Città di San Benedetto del Tronto”. La redazione di questo documento contabile a carattere consuntivo rientra nel percorso di adeguamento dell’Ente alla cosiddetta “contabilità armonizzata” adottata già dal 2014 a livello sperimentale e in anticipo rispetto ai termini di legge.
Il bilancio consolidato è uno strumento in via di sperimentazione che, dal 2017, sarà obbligatorio per tutti i Comuni italiani e ha come finalità quella di rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’attività dell’Ente svolta sia direttamente sia attraverso le proprie articolazioni organizzative sia attraverso gli enti strumentali e le società controllate e partecipate.
In particolare, nel bilancio consolidato vengono evidenziati la consistenza dei rapporti finanziari della capogruppo Comune con le proprie partecipate e l’andamento delle performance economico – patrimoniali.
Nell’elaborazione del bilancio consolidato, oltre al Comune stesso, sono state dunque inserite in maniera integrale le società controllate o nelle quali l’ente esercita un’influenza dominante, in particolare l’Azienda Multi Servizi, il Centro Agro Alimentare Piceno e la Picenambiente e, in maniera proporzionale alla quota di partecipazione detenuta dal Comune, la C.I.I.P. spa.
“Il nuovo documento di contabilità viene redatto dal nostro Comune in qualità di capogruppo – spiega il sindaco Giovanni Gaspari – e non deriva dalla semplice aggregazione di dati già esistenti, ma è il risultato di un lavoro di loro integrazione e rettifica volto a rappresentare un’unica realtà economica. Da questo lavoro emerge che il risultato di gestione del bilancio consolidato del “Gruppo Città di San Benedetto del Tronto” è in positivo per 8.001.302,11 euro, al netto di imposte sul reddito”.
“Con il bilancio consolidato – prosegue il Sindaco – poniamo un ulteriore tassello del percorso di revisione complessiva delle partecipazioni in enti e società che ha visto l’adozione di un apposito Piano di razionalizzazione e consistenti interventi in tema di riduzione dei costi della politica”.
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