I “faraoni” – nella Chiesa, in Vaticano come nel resto della società – sono “coloro che hanno perso il senso del limite, confondono i mezzi con il fine e finiscono per adorare il dio denaro o vendersi per la carriera”. Lo ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in un’intervista pubblicata oggi da “Il Fatto Quotidiano”. “Nella Chiesa stridono ancor di più – ha affermato -. Quando sento di casi di religiosi che si intascano soldi destinati alla carità, provo il vivo prurito di costituirmi parte civile in un processo a loro carico: non si possono calpestare né i poveri né i fedeli in questo modo, che getta fango su vescovi e preti esemplari. La Chiesa deve chiedere i danni”. E come Papa Bergoglio è andato ad abitare a Santa Marta e ha deciso di viaggiare con un’ utilitaria, monsignor Galantino ha precisato di vivere “in comunità con i preti che lavorano con me in Cei: ciascuno ha la propria stanza e condividiamo il refettorio. Personalmente ho una vecchia Polo, che ora dovrei cambiare; la mia remunerazione non supera quella di un operaio”.
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