Giubileo, misericordia e islam: una relazione “non solo possibile ma anche necessaria”. Lo ha detto monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, a margine di una tavola rotonda che si è svolta questo pomeriggio a Roma presso la Pontificia Università Lateranense su “La Misericordia nella tradizione cristiana e islamica”. All’incontro hanno preso la parola professori iraniani dell’Università di Qom e del Centro islamico d’Iran di Londra nell’ambito di un accordo di alleanza culturale tra l’ateneo iraniano e la Lateranense siglato per “costruire insieme un ponte di cultura, umanità e fede”. “Non dimentichiamo – ha detto monsignor Fisichella – che l’islam si appella sempre a Dio con il nome di Misericordioso e Clemente ed è il nome di Dio di tutta la tradizione biblica. Quindi questo è per noi un grande punto di partenza e un punto di incontro necessario”. La conferenza avviene all’indomani delle stragi di Parigi. L’Università Lateranense ricorda che il presidente iraniano Hassan Rohani ha definito gli attacchi terroristici del 13 novembre come “crimini contro l’umanità”. Riguardo quindi all’uso blasfemo di Dio per giustificare la strada della violenza e dell’odio, monsignor Fisichella ha detto: “L’islam è una religione e laddove, come in ogni religione, non si osserva quello che è il messaggio di partecipare, contribuire e collaborare e si scade nella violenza, allora ovviamente non ci sono più i requisiti della religione”.
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