Papa“Abbiamo aperto la Porta Santa, qui e in tutte le cattedrali del mondo. Anche questo semplice segno è un invito alla gioia. Inizia il tempo del grande perdono. È il Giubileo della Misericordia. È il momento per riscoprire la presenza di Dio e la sua tenerezza di padre. Dio non ama le rigidità. Lui è Padre, è tenero. Tutto fa con tenerezza di Padre”. Papa Francesco, nell’omelia della messa celebrata questa mattina per l’apertura della Porta Santa di San Giovanni in Laterano a Roma, ha ricordato che “siamo anche noi come le folle che interrogavano Giovanni: ‘Che cosa dobbiamo fare?’ (Lc 3,10). La risposta del Battista non si fa attendere. Egli invita ad agire con giustizia e a guardare alle necessità di quanti sono nel bisogno. Ciò che Giovanni esige dai suoi interlocutori, comunque, è quanto trova riscontro nella Legge”. A noi, ha proseguito il Papa, “viene chiesto un impegno più radicale”: “Davanti alla Porta Santa che siamo chiamati a varcare, ci viene chiesto di essere strumenti di misericordia, consapevoli che saremo giudicati su questo. Chi è stato battezzato sa di avere un impegno più grande. La fede in Cristo provoca ad un cammino che dura per tutta la vita: quello di essere misericordiosi come il Padre. La gioia di attraversare la Porta della Misericordia si accompagna all’impegno di accogliere e testimoniare un amore che va oltre la giustizia, un amore che non conosce confini. È di questo infinito amore che siamo responsabili, nonostante le nostre contraddizioni”.

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