SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Incontrare oggi un Babbo Natale per le strade non è poi così tanto difficile…ma per i bambini si tratta sempre e comunque di una grande sorpresa e di una grande emozione. E’ stato, così, infatti, anche per i bimbi dell’asilo nido di Sant’Egidio alla Vibrata “Piccole canaglie”, di cui è proprietaria Genny Ciccarelli, la quale ci ha raccontato come hanno vissuto i più piccoli un momento così importante, proprio perché dai più tanto atteso.
“Ogni anno per i bambini questo incontro rappresenta un’emozione unica e anche per noi, che lo viviamo con loro e scorgiamo nei loro occhi quella gioia mista ad un pizzico di timore o timidezza, è davvero un’esperienza ogni volta diversa ma sempre speciale e impagabile. Babbo Natale quest’anno ha consegnato loro dei piccoli doni offerti dalla struttura chiamandoli ad uno ad uno per nome. E’ importante dire però che i pensierini sono stati uguali per tutti: è giusto, infatti, non creare tra loro piccole differenze che potrebbero trasformarsi in piccole gelosie. Altrettanto importante per loro, nello stesso tempo, è insegnarli ad avere una coscienza identitaria, a riconoscersi sin da piccoli come individui distinti ed unici e, proprio in linea con questo, nel periodo di preparazione al Natale, abbiamo tracciato un grande albero sul quale sono state poi poste delle palline un po’ speciali, contenenti le foto dei loro volti”.
Quando e perché hai deciso di aprire questo tipo di attività?
Tutto è iniziato ufficialmente nel 2008, con l’apertura di questa struttura di Viale Abruzzi, struttura che può ospitare sincronicamente 20 bambini di fascia d’età compresa tra 1 e 3 anni; grazie però ad una grande flessibilità, e dunque ad un orario insieme continuato e diversificato, siamo in grado di offrire il servizio a molti più bambini. Questo “centro-gioco”, però, è stato solo la ciliegina sulla torta di quella che è stata da sempre una mia inclinazione. A suo tempo, infatti, dopo aver frequentato l’Istituto magistrale e quando già avevo deciso di intraprendere la carriera universitaria in Giurisprudenza, continuavo ancora dentro di me a coltivare la speranza di trovare un’occupazione che mi permettesse di rimanere in quel settore e stare quindi a contatto con i bambini. L’occasione, poi, mi fu offerta grazie ad un lavoretto da babysitter, che durò oltre le aspettative e cioè per ben 10 anni, e fu proprio al termine di questa esperienza che non ebbi alcun dubbio sul da farsi. Così, con tanti sacrifici, decisi di iniziare una piccola avventura, allargando il servizio a più famiglie e offrendo loro una struttura che fosse interamente dedicata ai più piccoli.
Ci sono alcune differenze rispetto ai tempi iniziali? E se sì, quali?
All’inizio ovviamente non è stato facilissimo perché questo tipo di mestiere è estremamente delicato e sensibile. Pian piano ho dovuto farmi conoscere e conquistare la fiducia e la stima dei genitori; da lì poi, fortunatamente, è stata una strada in discesa grazie anche al “passaparola positivo” che mi ha aiutato.
Oggi i tempi impongono che un asilo nido debba andare incontro a necessità ed esigenze nuove, sempre più grandi e diversificate: per questo noi siamo aperti tutto l’anno, eccetto due settimane d’agosto, in un orario (dalle 7.30 fino alle 18.30) che il più possibile cerca di andare incontro ai genitori e soprattutto alle mamme che lavorano.
Che tipo di servizio offre la vostra struttura?
L’asilo nido, grazie alle numerose stanze, offre un servizio che si può definire completo sotto ogni punto di vista… e non solo a livello pratico. Oltre, infatti, ad assicurare le normali attività di routine, io e Manuela (l’educatrice che mi aiuta) cerchiamo soprattutto di accompagnare il bambino nel cammino di crescita assecondando le sue attitudini e le sue inclinazioni, tenendo cioè conto dei bisogni individuali di ciascuno, senza forzare o standardizzare nessuno. E’ fondamentale, infatti, per noi che il bambino sia se stesso e mantenga inalterata la sua indole, soprattutto in un’epoca nella quale l’asilo nido rappresenta per lui l’unico luogo di contatto con altri bambini. E’ per questo che qui noi cerchiamo di trasmettere loro delle piccole regole di vita, in un clima basato innanzitutto sullo spirito di condivisione. Inoltre, cosa altrettanto importante, è che ci avvaliamo dell’aiuto di una psicoterapeuta affinché ci aiuti a distinguere ed interpretare in tempo degli eventuali disturbi nell’apprendimento, quei “campanellini d’allarme” che, se non trascurati e non sottovalutati, possono poi essere decisivi per la risoluzione delle piccole problematiche che talvolta possono presentarsi in questo delicato periodo dell’infanzia”.
Per avere ulteriori informazioni in merito, recarsi presso il centro “Piccole Canaglie”, Viale Abruzzi 49, Sant’Egidio alla Vibrata (TE).
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