Seimila bambini e ragazzi provenienti da tutto il mondo sono in questi giorni a Roma per il 40° congresso internazionale dei “Pueri Cantores”. Saranno impegnati in una serie di appuntamenti in programma fino al 1° gennaio dando vita a un imponente coro di voci bianche che festeggerà l’Anno santo della Misericordia con la musica. “Questa manifestazione – ha spiegato a Radio Vaticanamonsignor Robert Tyrała, presidente della Federazione internazionale ‘Pueri Cantores’ – è un piccolo Giubileo. Veniamo da 18 Paesi del mondo”. Oltre a “cantare la pace di Dio”, secondo l’intenzione del fondatore, mons. Maillet, bambini e ragazzi saranno a Roma perché “anche noi vogliamo cantare la misericordia”, aggiunge mons. Tyrała, oltreché “per incontrarci col Santo Padre Francesco”. Quello dei “Pueri Cantores”, prosegue mons. Tyrała, “sarà un canto di speranza, perché i giovani sono il futuro della Chiesa”. “Sappiamo bene che quando si fanno questi incontri si prepara anche il futuro: non è soltanto per oggi, ma è per il futuro nel mondo e per questo i bambini canteranno la pace di Dio”. Il congresso è anche occasione di integrazione “perché veniamo dall’Africa, dall’America Latina, dal Giappone, dall’Asia, dalla Corea e soprattutto anche dall’Europa. Siamo diversi, ma siamo uniti perché siamo una fede, una famiglia cristiana”. Mons. Tyrała rivela che l’incontro con Papa Francesco lo “vogliamo iniziare con un canto di Natale in argentino. Poi, continueremo con canti da tutti i Paesi del mondo e in tutte le lingue”.
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