“Dobbiamo passare dalla mentalità di una Chiesa verticistica a una Chiesa ‘comunionale’, sapendo far convivere l’aspetto gerarchico e l’aspetto di comunione”. È quanto afferma monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, in un’intervista alla Radio Vaticana. “Il Papa vorrebbe che ogni fedele si sentisse responsabile nella fase elaborativa dei documenti o dei momenti decisionali”, spiega il presule, per il quale “vivere sinodalmente significa sentire la libertà di esprimere la propria opinione e, allo stesso tempo, avere la libertà e il distacco dalle proprie opinioni per accogliere quelle altrui”. “Da noi non devono esistere correnti di pensiero, che forzano gli altri ad accogliere le proprie idee”, prosegue mons. Becciu. “Il Papa è deciso a mandare avanti la riforma della Curia – ha confermato il Sostituto – è deciso e sta imprimendo dei ritmi importanti”. Ma “faremmo torto al Papa se dicessimo che l’unica preoccupazione del Papa sia la riforma della Curia. Lui ha lo sguardo sul mondo intero e vi sono tanti altri problemi”, puntualizza mons. Becciu, per il quale il cosiddetto Vatileaks “ha fatto soffrire tanto il Papa” ma “non lo ha piegato”. “Ci ha dato esempio di serenità, di coraggio e ha comunicato anche a noi la necessità e la volontà di andare avanti, di non lasciarsi condizionare da vicende negative che succedono attorno a noi”.
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