Una grande sete di spiritualità della popolazione cinese dopo anni di marxismo e materialismo, un aumento delle conversioni nelle grandi città e tra gli studenti universitari, l’interesse culturale nei confronti del cristianesimo da parte degli intellettuali. Sono alcuni degli aspetti positivi per il cattolicesimo nell’epoca attuale in Cina, come descritto nel libro “Il Vangelo oltre la Grande Muraglia. Sfide e prospettive del cristianesimo in Cina” (Emi), di Kin Sheung Chiaretto Yan, teologo cattolico cinese che vive a Shangai e research fellow all’Istituto universitario Sophia di Loppiano. L’autore sta presentando oggi pomeriggio il libro a Roma nella sala Marconi di Radio Vaticana. Raccontando la realtà del cattolicesimo cinese dal punto di vista di chi la vive in prima persona, lo studioso spazza via molti luoghi comuni di chi guarda alla Cina solo da lontano. Rivela così una sorta di “febbre cristiana” nelle università asiatiche, senza nascondere gli aspetti problematici: sono soprattutto i protestanti a riscontrare un aumento dei loro fedeli, ci sono ancora tensioni tra comunità “ufficiali” e “sotterranee”, è ancora irrisolto il nodo della formazione del clero e dei religiosi. Sui difficili rapporti tra Santa Sede e Cina l’autore suggerisce “un approccio pragmatico”, “cercando punti in comune e risolvendo le differenze” attraverso una “prospettiva a lungo termine”.
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