CileLa Commissione Giustizia e pace della Pastorale sociale Caritas del Cile ha presentato ieri il documento “Equità e sviluppo in Cile: i nuovi volti degli esclusi”, che cerca di contribuire al dibattito sullo sviluppo integrale e più equo per la società cilena. Obiettivo del documento è quello di favorire un maggiore dialogo sociale che permetta di prevenire situazioni di povertà e disagio e di formulare proposte che rendano più giusto e umano lo sviluppo del Paese. Si legge nel testo: “Le diseguaglianze sociali ed economiche eccessive tra le persone o i popoli dell’unica famiglia umana sono scandalosi e vanno contro la giustizia sociale, l’equità, la dignità della persona umana e la pace sociale e internazionale”. La riflessione è strutturata in tre parti e mette in evidenza che la forte crescita economica del Paese (negli ultimi anni mediamente del 5%) ha certamente ridotto la povertà assoluta, ma non ha fatto diminuire gli squilibri di fondo. Sotto il livello di povertà, secondo la Commissione Giustizia e pace, è ancora il 20% della popolazione cilena, percentuale che supera il 22% per l’infanzia. Lo studio sottolinea come a maggior rischio di povertà ci siano alcune categorie sociali, come i migranti e le popolazioni indigene. E chiede, tra l’altro, più dialogo, politiche di lungo periodo, attenzione alle periferie territoriali del Paese.

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