Chiunque conosce Domenico fa fatica a rincorrere nel cuore e nella mente tutta la luce che ha irradiato nella sua vita. Straordinario, aveva una soluzione a tutti i problemi. Un punto di riferimento, un’ancora di salvezza, una via certa da percorrere.
Ha tanti titoli e probabilmente non basterebbe un libro per riportarli, ma sintetizzando era l’uomo della carità che portava Gesù a tutti.
Dopo un percorso difficile affrontato con la fede, il Signore lo ha chiamato troppo presto da questa vita. In questo breve tempo ha dato molto, moltissimo. A chiunque lo conosceva o ha avuto il dono di poterlo incontrare ha lasciato una parola buona per armonizzare mai per dividere, un sorriso, una carezza, una parola di conforto, un aiuto economico, una prospettiva di lavoro, ma soprattutto l’accoglienza nella carità. La sua presenza ha cambiato il volto del nostro piccolo mondo, la sua vita ha rispecchiato le pagine del Vangelo, incarnandolo attraverso le opere di misericordia: estremamente generoso verso gli altri, ha dato da mangiare e da bere agli assetati, ha vestito gli ignudi. Durante il triste evento del terremoto del 2009 a l’Aquila, si è adoperato in particolare per alloggiare i pellegrini. Ha visitato infermi, primi tra tutti i benamati parroci della Sacra Famiglia di Ragnola, don Franco Iaconi e don Osvaldo Cataldi, accompagnandoli anche nel percorso della malattia. Ha visitato i carcerati con i giovani della parrocchia ed ha accompagnato amici e conoscenti nell’ultimo viaggio.
Domenico era un credente col dono innato di amare gli altri. Ha sostenuto l’uomo, vedendo Gesù negli occhi dell’altro. Prediligeva i piccoli ed i poveri, le sue esperienze in Africa raccontano di dedizione e volontà di curare proprio i bambini per donare la speranza di una sorriso. È stato un educatore nella parrocchia Sacra Famiglia e durante le tante edizioni della Ragnoliade, con grande semplicità ha dato tanto amore ai giovani. Una gigante in bontà ed un piccolo uomo nella visibilità.
Domenico ci ha lasciato un esempio altissimo di come si vive e come si lascia questa vita. Una persona schietta, che non fa prediche e non giudica, il più deciso della compagnia che aveva il saper vivere che manca a molti. Ci ha spinto a correre, ci ha lasciato vincere perché è un amico punto e basta.
La S. Messa a una settimana dalla sua morte sarà celebrata sabato 16 gennaio alle ore 16:30 presso la Chiesa Sacra Famiglia di Ragnola
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