Di Don Nicola Spinozzi
FILIPPINE – Dal 25 Gennaio al 3 Febbraio il nostro Vescovo Carlo Bresciani accompagnato dal Direttore del Centro Missionario Diocesano, don Nicola Spinozzi, è in visita alla Missione che le Suore Teresiane di Ripatransone hanno da diversi anni nelle Filippine ed esattamente a Cebu e Loon. Veramente meravigliosa l`opera pastorale e umanitaria che queste nostre suore stanno svolgendo in questa terra lontana ma carica di un vissuto che non ha nulla a che invidiare alla nostra cattolicissima Italia, anzi!
Questa è stata anche l`occasione per poter incontrare e mettersi in relazione con le persone che hanno vissuto il dramma del terremoto e della sofferenza avvenuto alcuni anni fa.
Il diacono Umberto Silenzi, che ha seguito in questo stato di necessità i progetti caritatevoli, ci ha accompagnato illustrandoci, insieme a don Valentino, responsabile della ricostruzione della Diocesi di Tagbilaran, tutto quello che la Chiesa Italiana e la nostra Diocesi hanno contribuito alla rinascita di questa terra.
“Le Filippine sono un paese molto bello, ricco di vegetazione e di risorse, ma molto povero rispetto agli standard italiani o europei. Colpisce molto la dignità con la quale vivono la loro condizione. L`isola di Bohol dove vive una comunità delle nostre suore Teresiane é stata colpita nel 2013 da un fortissimo terremoto che ha distrutto la maggior parte delle chiese, delle strutture di comunicazione (molti ponti sono anocora in costruzione) e molte case (forse sarebbe meglio dire capanne).
Impressiona moltissimo la fede cattolica di questo popolo che è presente in modo molto visibile anche nei giovani. Alla santa messa dei giorni feriali abbiamo visto chiese piene di giovani in preghiera devota. Cosa impensabile per noi. Abbiamo chiesto, in un incontro avuto con un folto gruppo di giovani (di 20-25 anni) cosa avrebbero voluto dire ai giovani italiani: molti hanno detto che avrebbero voluto esortarli ad aver fede e a non perdere la speranza neppure nelle difficoltà. Alcuni di questi ci avevano raccontato di non avere più nulla: tutto distrutto dal terremoto. Ma erano un gruppo numeroso, ben affiatato e molto allegro. Le nostre suore stanno facendo con loro un bel lavoro e loro le apprezzano molto. Ma i giovani qui hanno davvero una fede sincera e gioiosa che non temono di mostrarla con naturalezza anche in pubblico.
Moltissimi sono i ragazzi che si incontrano dovunque e le scuole sono piene di ragazzi tutti in perfetta divisa e molto desiderosi di imparare: hanno capito perfettamente che il loro futuro dipende da questo. Le Filippine sono un paese di giovani.
Facile incontrare gente che sorride, sempre molto gentile, anche se le sacche di povertà che abbiamo potuto incontrare e vedere direttamente sono impensabili per chi non le ha viste.
Un paese, almeno dove lavorano le nostre suore, che ha un grande bisogno di persone che lo aiuti a preparare un futuro ricco di speranza per tutti i suoi giovani. È molto grato agli aiuti copiosi che ha ricevuto dalla Chiesa Cattolica Italiana, e dalla nostra diocesi tramite la caritas, che hanno permesso di dare una casa (molto semplice, ma decorosa) a molti che l`avevano persa con il terremoto”.
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