“Aldo Moro è stato un esempio di ‘alta’ politica, in Italia e in Europa. La filosofia politica di Moro, il suo rispetto del pluralismo, la ricerca del dialogo e della sintesi politica, il rafforzamento delle istituzioni e della loro legittimità, sono un’eredità che Moro ha lasciato all’Italia e all’Unione, e che dobbiamo difendere in questo periodo di grande difficoltà per il progetto europeo”. Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, interviene sulla figura dello statista italiano (1916-1978), cresciuto nelle fila della Fuci, padre costituente, più volte presidente del Consiglio dei ministri, ucciso, dopo un lungo rapimento, dalle Brigate rosse. Domani, 24 febbraio, gli sarà intestata una sala al Parlamento europeo di Bruxelles: la cerimonia (ore 13, sala Asp3G2) precederà un convegno sul contributo moroteo all’integrazione comunitaria. Martin Schulz aggiunge in proposito: “A cento anni dalla sua nascita è il momento ideale per celebrare l’Aldo Moro ‘europeo’”. L’appuntamento di studio e dibattito di domani è organizzato dai due vicepresidenti italiani dell’Assemblea, David Sassoli e Antonio Tajani. Prenderanno parte all’incontro, tra gli altri, lo stesso Schulz, il presidente del Senato italiano Pietro Grasso, il capogruppo del Ppe Manfred Weber, quello del gruppo S&D Gianni Pittella e Giuseppe Fioroni, presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulla morte di Aldo Moro.
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