Portogallo: Chiesa, Natale e internet
La Chiesa portoghese sta preparando il Natale attraverso internet, con diverse iniziative che saranno realizzate nel corso del periodo liturgico dell’Avvento. Bento Oliveira, docente di educazione morale e religiosa, ha pensato di riunire una ventina di persone per costruire una riflessione diaria, completa di testi, immagini e video, sulla pagina “imissio. l’attesa varrà la pena” (imissio.wordpress.com) ispirata dall’espressione inglese “I miss you”. Fino al giorno di Natale, la più antica emittente della Chiesa cattolica ha appositamente creato la pagina: “Viva l’Avvento con Rádio Renascença”, per presentare suoni e video sulle celebrazioni e le tradizioni cristiane. Come gli anni scorsi, il movimento cattolico “Pax Christi” ha lanciato in rete un opuscolo in formato pdf, questa volta incentrato sul “tema della Pace” ed intitolato “Prepariamo il cammino”. Un’altra opportunità è proposta nella pagina Facebook delle edizioni salesiane: www.facebook.com/edicoesalesianas, dove ogni giorno saranno caricate delle immagini ed un commento di un versetto biblico. Inoltre, nello spazio www.laboratoriodafe.net, le parrocchie dell’Arcivescovato di Braga presenteranno una serie di proposte “sotto il segno dell’allegria, della speranza e della fede”. Oltre agli articoli e ai materiali offerti dalla pagina dei padri francescani, www.capuchinhos.org, l’inizio del tempo liturgico e i progetti di preparazione per il Natale avranno infine particolare risalto, nei giorni di lunedì e venerdì alle ore 22.45, nel “Programma Ecclesia” dell’altra emittente radiofonica Antena1: www.agencia.ecclesia.pt/radio.

Svizzera: assemblea plenaria a Fischingen
Priorità alla protezione della vita: questo l’imperativo emerso dall’assemblea plenaria dei vescovi svizzeri, svoltasi dal 3 al 5 dicembre a Fischingen. Nel corso dell’incontro, giunto alla sua 298ª edizione, la Conferenza dei vescovi svizzeri ha ribadito la propria opposizione all’aborto, pur negando l’appoggio politico ad un’iniziativa popolare antiabortista, promossa da 111 mila cittadini, che intende escludere l’aborto dalle prestazioni offerte dal servizio sanitario, per consentirlo solo a pagamento in quanto ritenuto una questione privata. I vescovi, pur esprimendo parere positivo sull’iniziativa in sé, poiché la raccolta firme esprime il dissenso contro “la normalità istituzionalizzata” dell’aborto, si sono astenuti dal raccomandare l’accoglimento della proposta dei firmatari da parte del Parlamento e del governo svizzero. Secondo i prelati, infatti, occorre “cambiare opinione sulla questione dell’aborto” e “lottare per i diritti delle donne in attesa in situazioni di emergenza e per i diritti dei loro bambini”. Un altro tema importante discusso dalla Conferenza è l’ecumenismo: i vescovi hanno infatti evidenziato l’urgenza di portare avanti il dialogo ecumenico con l’obiettivo di “ristabilire l’unità in un’unica Chiesa, anche se questa prospettiva non sembra così vicina dal punto di vista umano”. Sotto questo aspetto, un momento significativo della plenaria è stato l’incontro con Gottfried Locher, presidente del Consiglio della Federazione delle Chiese protestanti della Svizzera, che ha dato origine a una “discussione molto ricca”. I vescovi hanno trattato anche altri temi importanti a livello interno e hanno valutato la recente esperienza del Sinodo dei vescovi a Roma dell’ottobre scorso, che ha segnato “una grande presa di coscienza del fatto che il Vangelo deve essere annunciato senza sosta e in condizioni sempre nuove. La Chiesa non può permettersi di non evangelizzare”.

Inghilterra e Galles: Caritas critica la finanziaria 
Un aumento che non è legato al tasso d’inflazione e che quindi diventa, di fatto, una diminuzione. Caritas Social Action Network, l’organizzazione della Chiesa cattolica d’Inghilterra e Galles che si occupa dei più poveri, critica l’ultima legge finanziaria presentata il 5 dicembre dal cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, e definisce “ingiusta e avventata” la decisione di non aumentare più molti importanti sussidi in linea col tasso d’inflazione. Per il governo si tratta della mini-finanziaria, quella che viene presentata in autunno, dal momento che la pianificazione più importante dell’economia avviene ad aprile. Nel pacchetto annunciato vi sono tagli a beni essenziali come cibo e casa per i più poveri. E arrivano appena una settimana dopo che l’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, primate d’Inghilterra e Galles, ha avvertito un gruppo di parlamentari e membri della camera dei Lords che il sistema di welfare dovrebbe “assicurare che una rete di protezione è sempre disponibile per proteggere beni essenziali per chi sta attraversando un momento difficile”. Secondo Helen O’Brien, direttrice di Caritas Social Action Network, la mini-finanziaria mette a rischio questa rete di protezione: “Aumentare i pagamenti per i sussidi a un tasso al di sotto di affitto e cibo è ingiusto e va contro il buon senso”.

In Germania e Austria l’Avvento si annuncia con azioni legate alla solidarietà internazionale e locale, mentre le attività di collegamento con la Chiesa universale prendono forma attraverso proposte di collaborazione umanitaria.

Germania: apertura ecumenica dell’Avvento a Colonia. Una funzione ecumenica dei Vespri celebrata a Colonia la sera del 1° dicembre ha segnato l’inizio del nuovo anno liturgico. La funzione, svoltasi presso la basilica cattolica dei Santi Apostoli, è stata presieduta dal card. Joachim Meisner e dal presidente della Chiesa evangelica della Renania, Nikolaus Schneider. Il cardinale di Colonia ha ricordato ai fedeli che “il periodo dell’Avvento è legato anche all’assenso di Dio alla salvezza degli uomini. In tal senso, i dieci comandamenti sono richieste concrete di Dio agli uomini”. “L’arrivo di Dio ci dona la forza di non rispondere alla fiducia tradita con l’interruzione dei contatti, all’estraneità con la sfiducia, all’odio con l’odio e alla violenza con altra violenza”, ha affermato Schneider. La volontà di Dio e l’obiettivo del periodo dell’Avvento è “porre i nostri piedi sul sentiero della pace”, ha proseguito: “La venuta di Dio deve portare i fedeli in movimento affinché riusciamo ad avere il coraggio di compiere passi concreti verso la pace”. Ciò vale, ha affermato, “sia nel piccolo mondo privato che nel grande mondo della responsabilità e delle decisioni a livello politico”. I vespri ecumenici celebrati a Colonia segnano l’inizio di una serie di celebrazioni ecumeniche comuni, divenute ormai tradizione nel periodo prenatalizio e quaresimale nell’area di Colonia e di Düsseldorf.

Germania: “Adveniat” per l’America latina. Con una lettera ai fedeli diffusa il 7 dicembre, i vescovi tedeschi hanno rivolto un appello a sostenere la campagna natalizia di “Adveniat”, l’organizzazione della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) che supporta la Chiesa latino-americana nell’aiuto ai bisognosi. “In mezzo a voi” è il titolo dell’azione di “Adveniat” per il 2012 e prevede che la raccolta fondi venga destinata alle comunità ecclesiali di base che si adoperano nella vita delle parrocchie con letture bibliche, animazione delle celebrazioni, preghiere e impegno nel sociale. In Germania, la campagna di “Adveniat” è stata inaugurata a Hildesheim con una messa concelebrata tra gli altri dal vescovo della diocesi, mons. Norbert Trelle, dall’arcivescovo di Santa Cruz (Bolivia), mons. Serbio Alfredo Gualbert, e da mons. Franz-Josef Overbeck (Essen). Nell’omelia, mons. Trelle ha affermato che “la Chiesa non può distanziarsi dalla vita della gente. Ciò vale sia per l’America latina che per l’Europa. Nonostante le riforme strutturali e le parrocchie che divengono più grandi, anche i cristiani in Germania hanno il compito di adoperarsi per e con il nostro prossimo”. In tal senso, l’esempio delle comunità ecclesiali di base presenti in America latina sono per mons. Trelle “un dono della Chiesa latinoamericana alla Chiesa universale”. L’azione di “Adveniat” prevede un centinaio di manifestazioni organizzate nelle diocesi tedesche che culmineranno il 24 e il 25 dicembre con la raccolta delle questue in tutta la Germania per l’America latina e i Caraibi.

Austria: 24 pensieri per i giovani. “Per cosa ti infiammi?”: è la domanda che pone il calendario online dell’Avvento organizzato per i giovani dalla diocesi di Feldkirch. L’iniziativa, denominata “24 entusiasmanti pensieri sull’Avvento”, è un progetto che intende contribuire a far sì che “in qualche modo, la vita sia rischiarata dalla luce”, ha affermato Martin Fenkart, rappresentante della pastorale per le vocazioni della diocesi di Feldkirch, secondo quanto riportato il 7 dicembre dall’agenzia di stampa cattolica austriaca Kathpress. Ogni giorno, nel sito viene pubblicata la risposta di un giovane alla domanda; i ragazzi menzionano temi quali la tolleranza, il coraggio civile e la fede, che vengono legati a passaggi biblici di riferimento. Il calendario online dell’Avvento è inserito in un progetto della pastorale per le vocazioni, presentato nel novembre scorso durante le lezioni di religione nel Land del Voralberg. In questo periodo, 40 persone che operano attivamente nella Chiesa del Voralberg hanno incontrato 4.500 scolari parlando loro di come vivere un’esistenza piena di significato e per fornire una sorta di coaching per la scelta delle professioni future.

Austria: “Stella di speranza”. “Stella di speranza”: è il titolo dell’azione di raccolta fondi organizzata dal Movimento maschile cattolico austriaco per il periodo dell’Avvento, destinata quest’anno a finanziare progetti scolastici nelle zone montane del Guatemala. Il 6 dicembre, in varie città dell’Austria, svariati volontari vestiti da san Nicola hanno fatto visita a diversi esponenti del mondo ecclesiastico, politico e universitario per raccogliere offerte per il progetto. Inoltre, gli organizzatori hanno venduto le tradizionali statuette di cioccolato che rappresentano il santo, prodotte con ingredienti provenienti dal commercio equo e solidale, nelle parrocchie e, a Salisburgo, presso il mercatino natalizio e il Duomo. L’iniziativa del Movimento sostiene i progetti mirati a rafforzare l’infrastruttura scolastica carente nei paesi del Guatemala, acquistare materiale didattico e finanziare borse di studio per studenti dotati, consentendo loro di proseguire gli studi. Oltre mille bambini appartenenti a 12 scuole hanno potuto usufruire dei fondi raccolti dal progetto.

Ucraina: media e problema sociale degli orfani
“Il problema sociale degli orfani: responsabilità e solidarietà come fondamento di spiritualità” è il titolo di una tavola rotonda organizzata dalla Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) e dall’Istituto di Giornalismo alla fine di novembre. “I media ucraini oggi parlano molto di politica, di elezioni, del governo, ma prestano scarsa attenzione all’uomo”, ha detto Sua Beatitudine Lubomyr Husar, ex primate dell’Ugcc, che ha partecipato all’evento. “Il fatto che nel nostro Paese oggi ci siano tante case famiglia e tanti orfani è una vergogna, considerando che non stiamo vivendo né la guerra, né la fame o qualsiasi tipo di repressione di massa”, ha affermato la docente Alla Vovk. Le risposte di tutti i relatori alla domanda “cosa fare” hanno portato ad una semplice conclusione: “Non pensare a ciò che lo Stato può fare per noi, ma diventare più attivi e più misericordiosi con noi stessi”. Benché sempre più orfani oggi vivano in case di accoglienza di tipo familiare, questo non risolve tutti i problemi, ha precisato l’assistente sociale Maria Komisarova. Secondo i dati ricavati dagli studi sulla comunità, il 32% degli orfani in Ucraina non si sente felice, il 10% non ha alcun sogno, il 25% cerca di nascondere a tutti la propria condizione di orfani. I partecipanti alla tavola rotonda hanno convenuto che il giornalismo ucraino dovrebbe prestare maggiore attenzione a queste persone ed essere socialmente più responsabile. “I giornalisti dovrebbero mostrare degli esempi di persone che fanno del bene agli orfani, per non glorificarli, ma solo perché siano d’esempio agli altri”, ha detto Lubomyr, suggerendo che “qualche tipo di programma educativo dovrebbe essere stabilito” in quest’area.

Repubblica Ceca: regali per i bambini bisognosi ucraini
I bambini bisognosi delle case-famiglia e le famiglie socialmente svantaggiate in Ucraina saranno i destinatari dei “pacchetti di Natale” offerti da persone di buona volontà della Repubblica Ceca. L’obiettivo del progetto, avviato dalla Caritas dell’arcidiocesi di Olomouc nel 2008, consiste nel preparare 255 regali per i bambini. “Per molti di loro sarà il primo regalo di Natale”, sostiene Rostislav Strojvus, direttore della sezione del progetto umanitario. Le persone che vogliono aderire al progetto ed effettuare una donazione riceveranno le informazioni sul nome, gli interessi, la taglia dei vestiti e altre esigenze specifiche di un bambino. L’investimento complessivo non deve essere superiore a 1.000 Corone (40 euro) per ogni pacchetto. “Nelle case d’accoglienza, i bambini scartano i doni insieme e sarebbe bene che tutti abbiano lo stesso valore, al fine di evitare reazioni inadeguate”, spiega Strojvus. La raccolta dei doni si concluderà il 13 dicembre e il 15 saranno spediti in Ucraina.

Bielorussia: preghiera e aiuti per Chiesa in Oriente
La Giornata di preghiera e di aiuti materiali per la Chiesa cattolica in Oriente si è tenuta il 9 dicembre in Bielorussia, su iniziativa della Conferenza episcopale. Lo scopo della manifestazione era quello di prestare particolare attenzione alla vita della Chiesa cattolica nei Paesi dell’Europa orientale, in Russia e nell’Asia centrale, e di stimolare iniziative del clero e dei laici sul tema “L’evangelizzazione dell’Oriente”. I fedeli sono stati invitati a pregare per tutti coloro che già sostengono regolarmente le attività della Chiesa e contribuiscono alla vita delle sue comunità e al bene comune dei loro membri.

Slovacchia: Ministero finanzia restauro chiese
I risultati della settima edizione del concorso “Monumento culturale dell’Anno” sono stati ufficialmente comunicati dal Ministero della cultura in Slovacchia, in collaborazione con l’Associazione delle Città e dei Villaggi storici. Sedici monumenti erano stati candidati per il 2011 e la giuria ha deciso di assegnare il contributo a quattro di loro in una categoria che prevede il rinnovo e il restauro dei monumenti culturali nazionali. Tra i vincitori, due monumenti di carattere religioso: il rinnovo del mobilio della Chiesa cattolica di San Giorgio a Spisská Sobota, e il complesso restauro del mobilio della chiesa gesuitica a Skalica. Altri due progetti sono collegati al restauro dei castelli di Tomásov e Stará Lubovna. La giuria ha inoltre deciso di premiare tre progetti “sulla conservazione del patrimonio culturale in Slovacchia”, uno dei quali riguarda il restauro della facciata del santuario di Sant’Antonio di Padova a Kosice, capitale europea della cultura per il 2013.

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