GROTTAMMARE – Il “Dopo Noi” ed i sostegni, anche intensivi, necessari per garantire il diritto alla vita indipendente alle persone con disabilità – in particolare intellettiva e/o relazionale -, con tutti gli interrogativi che questo porta con sè, rappresenta un tema che Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, affronta quotidianamente a livello nazionale, regionale ed locale.

Anffas, Associazione di famiglie che da ben 58 anni opera in tutta Italia, grazie all’impegno ed all’esperienza di genitori e familiari, per promuovere e tutelare i diritti e l’inclusione sociale, anche attraverso la creazione di appositi servizi, sa bene però che il “Dopo di Noi”, per le persone con disabilità e le loro famiglie, va costruito come un percorso e progetto di vita “Durante Noi”.

La presa in carico dei bambini con disabilità va, infatti, garantita fin dalla primissima infanzia, attraverso abilitazione e riabilitazione in piena sinergia e con il sostegno alla famiglia e in seconda battuta insieme alla scuola, per poi arrivare ad un’inclusione sociale e lavorativa.

Anffas promuove e richiede con forza la costruzione di un percorso di inclusione adatto alla singolarità di ciascuno per delineare un progetto di vita in collaborazione con la famiglia. Sono infatti moltissime le esperienze, a livello locale, nazionale ed internazionale, che confermano l’importanza di adeguati e personalizzati sostegni, insieme ad un cambiamento culturale che renda la Comunità tutta accessibile ed inclusiva, per garantire la piena partecipazione delle persone con disabilità e la loro Qualità di vita, insieme a quella delle loro famiglie. Tra queste, proprio in questi mesi, l’esperienza del progetto nazionale “Io, cittadino!”, che proietta le persone con disabilità in una dimensione di protagonismo e cittadinanza attiva.

“Durante e dopo di noi” e diritto alla vita indipendente sono quindi temi complessi, che si intrecciano e combinano tra loro e con altri importanti tasselli del progetto di vita di ogni persona e che richiedono un intervento concreto anche da parte delle Istituzioni affinché a ciascuno, a prescindere dalla disabilità, siano garantiti i diritti civili ed umani fondamentali.

Un tema, oggi, di particolare attualità non sono per l’aumento dell’età media delle persone con disabilità che adesso, grazie ai progressi scientifici e culturali, vivono meglio e più a lungo, ma anche a seguito della recente approvazione, da parte della Camera, di una proposta di legge che riguarda proprio le persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare, alla cui definizione Anffas non sta facendo mancare il proprio contributo, attraverso una costante opera di monitoraggio, richiesta ed interlocuzione con le Istituzioni.

A riprova di questo Anffas Regione Marche ha inteso organizzare, in collaborazione con Anffas Onlus Nazionale, Fondazione Nazionale Anffas “Dopo di Noi” e Consorzio “La rosa blu” presso la città di Grottammare un Convegno dal Titolo “Durante e Dopo NOI Anffas la Famiglia che non invecchia” per il prossimo 9 e 10 Aprile.

Un’importante occasione per affrontare il tema, con la presenza di esperti di livello nazionale – quali Raffaella Lugli, Maria Lauri, Roberto Speziale, Roberto Medeghini, Luigi Croce, Marco Sposato, Mario Sperandini, Gianfranco Pascucci, Emilio Rota, Marco Bollani, Antonio Franceschi – e la presentazione di criticità, opportunità e buone prassi per garantire alle persone con disabilità il fondamentale diritto ad avere una casa, una famiglia, una vita di qualità durante l’intero corso della loro esistenza.

 

 

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