Giornate davvero intense e dense di emozioni per papa Francesco. Dopo la visita-lampo a Lesbo, con il Santo Padre in lacrime davanti ai profughi, dodici dei quali poi volati a Roma con lui, ieri mattina è stata la volta delle ordinazioni presbiteriali in San Pietro, officiate in occasione della 53° Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni.
La diocesi di Roma si è arricchita di nove nuovi sacerdoti, cui si aggiungono un rogazionista e un oratoriano. La Santa Messa presieduta dal Santo Padre, è stata concelebrata dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vicegerente, monsignor Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari (monsignor Lorenzo Leuzzi, monsignor Paolo Lojudice, monsignor Angelo De Donatis, monsignor Guerino Di Tora, monsignor Giuseppe Marciante, monsignor Paolo Selvadagi), dal vescovo ausiliario designato, monsignor Gianrico Ruzza, dai superiori dei seminari interessati e dai parroci degli ordinandi.
Il Papa ha tenuto l’omelia rituale prevista nell’edizione italiana del Pontificale Romano per l’Ordinazione dei Presbiteri, raccomandando ai novelli sacerdoti di essere “tanto misericordiosi” e di avere sempre davanti agli occhi “l’esempio del Buon Pastore che non è venuto per essere servito, ma per servire, e per cercare di salvare ciò che era perduto”.
“Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete ricevuto con gioia – ha proseguito -. Fate memoria della vostra storia, di quel dono della Parola che il Signore vi ha dato tramite la mamma, la nonna – e come dice Paolo – i catechisti e tutta la Chiesa”.
Agli ordinandi, Francesco ha quindi ricordato di essere stati “scelti tra gli uomini e costituiti in loro favore” ed ha aggiunto: “Portate la morte di Cristo in voi, camminare con Cristo in novità di vita, senza croce non troverete mai il vero Gesù; e una croce senza Cristo non ha senso”.
Degli undici diaconi che hanno ricevuto oggi l’ordinazione presbiteriale, nove si sono formati nei seminari diocesani romani.
Quattro di loro provengono dal Collegio Diocesano Missionario “Redemptoris Mater”: Andrea Lamonaca, 44 anni, romano; Luigi Pozzi, 41 anni, romano; Mattia Seu, 32 anni, milanese; Lopito Migue Lituňasi, 42 anni, filippino.
Tre si sono formati al Pontificio Seminario Romano Maggiore: Andrea Calamita, 26 anni, romano; Simone Galletti, 35 anni, romano; Eugenio Francesco Giorno, 33 anni, cosentino.
Proviene dall’Almo Collegio Capranica, Giuseppe Castelli, 44 anni, reggino, mentre e un altro, Alberto Tripodi, 32 anni, messinese, ha compiuti i suoi studi al Seminario della Madonna del Divino Amore.
Degli altri due, uno appartiene alla congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù – Firas A Kidher, nato nel 1977 a Bagdad (Iraq) – e l’altro alla Confederazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri (Oratoriani), Marco Pagliaccia, nato nel 1983 a Villanova di Cepagatti (Pescara)
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